Scaricare Firefox 3

Download Day - Italian

Il Download Day di Firefox sarà domani 17 giugno 2008. Uscirà la nuova versione, la numero 3.

Per chi non lo sapesse, Firefox è il primo concorrente dell’odiato (da me) Internet Explorer ed è migliore per una miriade di motivi.
Lo uso da quando ancora non si chiamava Firefox. Lo uso addirittura da prima che chiamasse Mozilla. Lo uso anche adesso che ho un Mac e avrei un’altra ottima alternativa: Safari.
E quando dico “lo uso”, intendo dire che uso esclusivamente quello, da sempre.

Lo consiglio spassionatamente a tutti in tutte le occasione e domani tutti possono dare il loro contributo per permettere a Firefox di entrare nel Guinnes dei Primati: il programma scaricato più volte nel giorno del rilascio.

Possiamo partecipare tutti: scarica Firefox 3.

Il prezzo dell’iPhone

Questo post è dedicato a quelli che provano a giustificare i prezzi che ha annunciato Vodafone (che partono da 499€) sostenendo che, quando Steve Jobs ha parlato del prezzo di vendita dell’iPhone, si riferisse solo al mercato degli USA. Non è vero. Si riferiva alla stragrande maggioranza del mercato mondiale, come indicano le sue parole riportate più sotto.

Il prezzo di vendita dell’iPhone da 16G deve essere massimo 299$ in tutto il mondo, così ha detto Apple. Non capisco proprio come possano Vodafone e Tim fare diversamente. Posso accettare a fatica che 299$ diventino 299€, nella classica tradizione Apple, ma non di più.

Ovviamente, mi pare scontato che Steve Jobs parlasse della versione con abbonamento di due anni, non della versione sbloccata che quindi penso sia lecito far pagare più di 299$. Ma per la versione con abbonamento no, quella deve costare 299$ al massimo.

Qeste le parole di Steve Jobs, riferendosi alle nazioni di lancio dell’iPhone per l’11 Luglio e mostrando una slide nella quale c’era anche l’Italia:

We gonna start with 22, and the biggest […] same time in all of these countries […] July 11 […] and in almost every one of these countries the price is a maximum of 199$, all around the world.

E cioè dice che in quasi tutte quelle nazioni, tra le quali l’Italia, il prezzo sarà di massimo 199$, per la versione da 8G.
Possibile che l’Italia sia proprio quel “quasi”?

L’iPhone è arrivato

Boom! L’iPhone 3G è tra noi. Sarà disponibile dall’11 Luglio, sembrerebbe anche in Italia da subito e sia con Vodafone, sia con Tim.

Questa è la prima foto, tratta da Macrumors.

Il prezzo di vendita sarà 199 USD per la versione da 8G e 299 USD per la versione da 16G, anche in bianco. Solitamente il cambio applicato da Apple e 1:1: 199 EUR e 299 EUR, ma staremo a vedere.
Resta da aspettare anche per vedere quali saranno i piani proposti dagli operatori.

Io punto a quello bianco, perché non ho mai capito come mai la Apple ha abbandonato lo splendido bianco dell’iPod.

iPhone in arrivo

iPhone

Domani è il grande giorno.

Oltre alla mia visita dal dentista, ci si aspetta la presentazione dell’iPhone e, presumibilmente, l’annuncio dei piani per portarlo in Italia. Magari subito, magari a prezzi ragionevoli. Magari, magari…

Aggiornamento: questo post ha portato fino ad ora (in qualche ora) circa 400 visitatori.. impressionante. Domani, comunque, aggiornamento dopo la presentazione di Steve Jobs.

Lode al MacBook Pro

Il 6 maggio di due anni fa entravo in possesso del MacBook Pro dal quale sto scrivendo anche oggi.

Dopo quasi 2 anni, non sento minimamente l’esigenza di sostituirlo e sono ancora assolutamente soddisfatto. Ne ha passate tante, ma ne è sempre uscito bene, e sempre in garanzia, grazie anche all’utilissima Apple Care: sostituzione della scheda logica che ronzava, sostituzione del lettore DVD che leggeva male, sostituzione delle ventole che si erano bloccate e sostituzione dell’alimentatore il cui cavo si era sfilacciato.

Era ormai arrivato in condizioni di pulizia pietose, ma ieri sera mi sono dedicato a ripulirlo, con l’aiuto di uno straccio e un po’ di dentifricio. E’ stata la seconda volta in due anni che ho fatto un’operazione simile.

Sono rimasto proprio sorpreso, ancora una volta, dal risultato.
Il case esterno, infatti, è tornato come nuovo; ci sono anche le foto a dimostrarlo (a sinistra com’era appena uscito dalla scatola, a destra com’è oggi):
Il MacBook Pro appena uscito dalla scatolaIl MacBook Pro ripulito

Un po’ diverso il discorso per la parte interna, perché è difficile pulire accuratamente i tasti. Bisogna però considerare che i tasti sono provati da quasi 2 anni di uso intensissimo: per circa 1 anno e mezzo 8 ore al giorno per lavoro, passate per la maggior parte del tempo proprio a scrivere sulla tastiera, più tutto il tempo ulteriore passato la sera.
Queste le due foto, a sinistra da nuovo e a destra oggi, dei tasti:
La tastiera del MacBook Pro, nuovoL'interno del MacBook Pro ripulito

I segni dell’età, però, ci sono e mostrano la mia predilizione per l’utilizzo delle scorciatoie da tastiera:
Tasto mela rovinato

nota: il colore che da argentato è passato a bronzo non è sporco, ma solo ed esclusivamente una pessima luce quando ho fatto la fotografia

MacBook Air

MacBook Air

Ho deciso che il MacBook Air mi piace.

Non lo comprerei mai, non è il computer che fa per me, ma capisco a chi può servire e penso che centri l’obiettivo. E’ buono per chi ha bisogno di viaggiare in continuazione e ha bisogno di portarsi dietro un computer leggero e poco ingombrante, ma che non faccia rimpiangere troppo un computer vero.

Credo che il MacBook Air non faccia rimpiangere per niente un computer vero, perché lo è. Non può però essere l’unico computer di una persona: ne serve un altro pronto in ufficio.

Non credo che il non poter cambiare la batteria sia un problema, così come la mancanza di un lettore DVD o la presenza di una sola porta USB. Questi non sono problemi per via dell’uso che si può fare di questo portatile che, ripeto, non può essere l’unico computer.

Non fa per me, ma accidenti quanto è bello.
[tags]mackbook air, air[/tags]

Alimentatore Mac Book Pro con MagSafe

MagSafe rovinato

Come mostra la foto qui sopra, rubata con un cellulare e, quindi, di pessima qualità, l’attacco MagSafe dell’alimentatore del MacBook Pro comprato un anno e mezzo fa è quasi distrutto.
L’ho usato molto, è vero, ma l’ho usato sempre bene e senza mai tirarlo dal filo.

Ero molto deluso dal fatto che il centro assistenza mi avesse detto che forse Apple non l’avrebbe cambiato in garanzia (ho AppleCare, estensione della garanzia a 3 anni pagata molto cara) ed ero pronto a battagliare, ma, dopo 2 settimane di attesa causa feste natalizie e 45 minuti di attesa al telefono al centro assistenza, mi hanno detto che lo sostituiranno in garanzia.

Come doveva essere e come è giusto che sia.

Prima di dire brava Apple in modo definitivo aspettiamo di averlo a casa e che mi sia restituito l’acconto bloccato su carta di credito (bloccato fino a quando restituirò il vecchio alimentatore dopo aver ricevuto il nuovo), ma intanto festeggiamo caricando di musica il nuovo iPod ricevuto per Natale.

Update: sto di nuovo caricando regolarmente. Ora manca solo di riuscire a restituire il vecchio.
[tags]magsafe[/tags]

iPod chiuso e monopolio

Il titolo non dice nulla, lo so.
A chi interessa, tocca prima leggere questo articolo e poi ascoltare la mia lamentela e il mio disgusto.

Passano tante cose, si accettano, si osservano i pregi e i difetti dei prodotti, come l’iPod e di ciò che ci ruota intorno. Ma quando un’azienda decide deliberatamente di limitare la libertà dei suoi clienti, e per una volta senza la scusa dei diritti d’autore e dei ricatti delle etichette musicali, io ci rimango male. Soprattutto se si tratta di un’azienda, Apple, che aveva conquistato la mia fiducia incondizionata.

Decidere di dotare i nuovi iPod di una chiave cifrata per impedire il loro utilizzo con software diverso da iTunes è semplicemente liberticida, ma almeno comprensibile. Ancora peggio è impedire l’utilizzo di tutti gli accessori per collegarlo al televisore per il solo gusto di costringere gli utenti a comprarne di nuovi (dato che quelli in loro possesso non funzionano più), certificati, costosi, originali, non prodotti in Cina.

Si tratta della stessa politica che mi ha tanto fatto odiare Microsoft ai tempi di Windows 98 e che mi ha fatto scegliere Linux prima, MacOS dopo.
[tags]ipod, apple[/tags]