Denunciato per diffamazione

Credo sia arrivato il momento di pubblicare quello che ritengo essere il post più importante di sempre per questo blog, un post che mi è costato una quantità di tempo enorme per essere pensato, scritto e riscritto.

In estrema sintesi: sono stato denunciato per diffamazione dal sig. Gigi Moncalvo, ho speso qualcosa vicino a 3000 EUR di avvocato e il caso è stato archiviato.

Il post incriminato è questo. Credo sia piuttosto facile, leggendolo, concordare che non ci sia alcuna diffamazione. Così, comunque, ha deciso la giustizia italiana.
Nel post originale c’erano dei link che ora ho eliminato, anche se è già stato giudicato del tutto legittimo. Questo dimostra una cosa che riprenderò più sotto: queste vicende hanno un potente effetto intimidatorio.

A proposito di link: Gigi Moncalvo stesso afferma, in questa intervista a Luca Sofri, di aver denunciato Google perché pubblica link a pagine che lui ritiene diffamatorie. Ancora non so se è finita e come.

Per quel che mi riguarda, io ormai sono tranquillo. Il caso è archiviato, chiuso. Il giudice ha accolto le tesi del memoriale difensivo scritto dal mio avvocato.
Però ho vissuto un periodo di forte tensione e stress, tanto che ho deciso di pagare (caro) un avvocato per adottare una tattica difensiva più aggressiva, sebbene forse avrei ottenuto l’archiviazione anche senza alcun avvocato.

Francamente non credo che in un Paese che si dice democratico dovrebbe poter succedere che un cittadino che scrive quello che ho scritto io su un blog, cioè palesemente niente di diffamatorio, debba affrontare un tale procedimento giudiziario (si parla di denuncia penale, che in caso di colpevolezza rimane sulla fedina). Procedimento pagato, tra l’altro, coi soldi delle mie tasse per quanto riguarda l’accusa e delle mie tasche per quanto riguarda la difesa.
L’equilibrio tra diritto alla tutela del proprio buon nome e diritto di parola mi è perso decisamente spostato.

Bastava prendersi il tempo di leggere il mio post e fin da subito si poteva capire che probabilmente non era il caso di sporgere denuncia; invece il sig. Moncalvo ha scelto di denunciarmi ugualmente.
Si dice poi che il numero di persone denunciate da Gigi Moncalvo per diffamazione sia enorme, non so esattamente quanto. Tutte cause che vanno ad appesantire le procure e che, forse, risulteranno simili alla mia, e cioè, a mio avviso, evitabili.

Riprendendo quanto accennato sopra, il risultato di vicende come questa è l’intimidazione. Non è un caso se da allora su questo blog non scrivo più di argomenti scottanti e se cancello o modifico immediatamente tutti i commenti anche solo vagamente offensivi. La verità è che la vicenda ha ucciso questo blog perché mi ha tolto la passione e la voglia di scrivere.
C’è la volontà in Italia di imbavagliare l’informazione libera, non controllata, quella che può fare e fa gente come me (o migliore di me) che ogni giorno scrive sul proprio blog. Lo dimostra anche quanto sta accadendo con la nuova legge che si vuole introdurre e che obbligherà buona parte dei blog a registrarsi come testata giornalistiche (ecco uno dei tanti articoli su PI).

Ho scelto di affrontare in silenzio tutta la vicenda, senza cercare il supporto della rete, come hanno fatto altri. Non ho chiesto donazioni, non ho fatto proclami.
Credo che molti altri, come me, abbiano scelto il silenzio, per i più svariati motivi. Il risultato, però, è che non si parla di tutte le denunce che ci sono in corso e la vicenda è stata messa a tacere. Questo è l’effetto collaterale che più mi infastidiva nella mia scelta di non parlarne.

Dato che ora ne sono fuori, non ho più problemi e sono felice di condividere la mia storia, perché si sappia.

23 Risposte a “Denunciato per diffamazione”

  1. Mi spiace per tutto quello che hai dovuto passare, trovo la vicenda pazzesca, però poi mi ricordo in che paese viviamo… però, almeno per una volta, la giustizia sembra aver funzionato… più o meno.

  2. Ricordo quando mi avevi chiamato che successe… non sapevo di tutte queste spese legali. Pena infinita. Non sei nemmeno l’unico blogger ferrarese a cui è successo, ma vabbè, piena solidarietà per l’accaduto. 🙁

  3. pazzesco… se me la raccontassero NON cic rederei di sta storia.
    Non scrivo altro…per non correre rischi! 😛
    Mi dispiace per te, perchè conosco la tua serietà e la buona volontà che ci metti sempre nelle cose che fai.
    Spero che ritorni a scrivere, perchè ogni giorno guardo se ci sono post, in modo da tenermi informato su quello che succede in Italia.
    Buona giornata, un abbraccio!

  4. Purtroppo il mondo è pieno di gente che non aspetta altro che denunciare qualcuno per tirare su due lire, e il risultato è anche l’ingombro di scartoffie nei nostri tribunali che magari tolgono tempo ai processi veramente importanti.

    Per una volta solidarietà a te, serz

  5. jeby: già, più o meno…

    e.: grazie…
    il caso dell’altro blogger ferrarese però mi pare più dubbio… comunque opinione personale almeno fino al giudizio

    tommy: la cosa è iniziata più di un anno fa; è da allora che su questo blog si latita

    enri: sono commosso, da te non me l’aspettavo 😛

  6. ah ok!!!
    pensavo fosse una cosa recente… avevo notato che era da qualke settimana che non scrivevi.
    come mai solo ora hai deciso di scrivere? xkè è stato archiviato?

  7. Massima solidarietà.

    Però attenzione perché “in caso di colpevolezza” significa che chi ha denunciato aveva ragione, e ha tutti i diritti a vedersela riconosciuta.

  8. Mi spiace tanto. Ancora una volta mi vergogno di essere italiano… Magari trovassi il modo di dichiararmi cittadino Svizzero o qualcos’altro…

    Continua a fare il tuo “lavoro” con la stessa passione e serietà di prima altrimenti la darai vinta a persone come lui..

  9. Comprendo che niente e nessuno, tantomeno io, puo’ restituirti le ore di sonno, lo stress delle buste postali verdi che arrivano, le eventuali stranite causa stress con le persone a cui vuoi bene, etc… e probabilmente neanche i soldi… PERO’… visto che ora e’ tutto finito accetta solidarieta’, e visto che sono un Brigante concedimi di offrirti un ghigno malefico leggendo questo thread:

    http://www.minotti.net/2008/11/30/cassinelli-rev-20/

    Stanno alla frutta… tra poco i reati d’opinione cascano… neanche Berlusconi di turno alla presidenza del G8 li salvera’… Be Proactive, per evitare “la prossima volta”… e poi relax (l’ottimismo, dopo aver messo le mani in pasta in qualche attivita’ sociale, e’ una buona cosa).

  10. Grazie a chi ha scritto qui. Sono via per tutta la settimana e con scarse possibilitá di connessione, ma appena torno leggo tutto con calma.

  11. Basterebbe una legge che imponga a chi perde le cause di pagare – oltre alle spese processuali, come credo che avvenga già – anche le spese di chi ha vinto. Spese legali, tempo perso, eccetera. Così il potere intimidatorio della querela (suo unico vero scopo) sarebbe annullato, ed essere querelati ingiustamente diventerebbe quasi un divertimento. 🙂

  12. Caro “collega” di sventura (anche se nel mio caso non c’entra il noto giornalista, ma un altro facoltoso personaggio),
    mi compiaccio dell’esito positivo della vicenda (non dal lato economico).

    Credo comunque che il caso delle “querele facili” andrebbe analizzato più approfonditamente, nel senso che il querelante è sì la causa prima della vicenda giudiziaria, ma non è l’unico responsabile di tanti mal di pancia.

    Vogliamo parlare della figura del PM, incredibilmente amata da milioni di italiani?
    Quando ancora l’indagine preliminare è contro ignoti, può benissimo archiviare il fascicolo, perché deve già intuire l’impossibilità di riuscire a rinviare a giudizio il potenziale indagato.

    Vogliamo parlare della Polizia Postale, che ti convoca su delega del PM, ufficialmente in qualità di “persona informata sui fatti”?
    Una farsa. Sanno già tutto e vogliono solo estorcerti ammissioni in assenza di un difensore. Se le fai, sei subito indagato. In caso contrario, vieni convocato una seconda volta per essere avvertito di essere stato comunque iscritto nel registro degli indagati dal PM.
    Tanto vale risparmiarti l’angoscia che precede l’interrogatorio e l’umiliazione di essere trattato come un delinquente.

    La soluzione, che dovrebbe essere la norma della giustizia italiana, prevista dal codice di procedura penale, sarebbe quella di indagare la gente senza avvertirla e archiviare le querele, senza bisogno di convocare qualcuno, interrogarlo e di dover procedere alla nomina dell’avvocato.

    (Ma mi rendo conto che bisogna fare girare l’economia italiana e far guadagnare qualcosa pure ai penalisti…)

  13. Sono tornato e ho letto con calma.
    Dato che ho un blog da tanto tempo, conosco almeno di fama Mantellini e Minotti e quando la vicenda è iniziata avevo contattato entrambi. Come ho scritto anche in questo mio post, probabilmente avrei ottenuto lo stesso risultato anche con una spesa nettamente minore o addirittura nulla semplicemente standomene tranquillo, come mi aveva consigliato almeno inizialmente proprio l’avv. Minotti.
    Lo stress però era troppo elevato da sopportare senza fare nulla.
    Faccio notare che nel mio post cito anche Albero (l’Indignato) che, invece, per le stesse identiche parole e link non mi risulta sia mai stato querelato (a suo tempo contattai ovviamente anche lui), forse perché la Polizia Postale di Roma aveva altro da fare che perdere tempo a cercarlo e interrogarlo per nulla (un po’ quello che propone l’ultimo commento qui sopra: bloccare i procedimenti assurdi ancora prima che inizino).

    Io però mi chiedo: posso ora rivalermi in qualche modo con Moncalvo?

  14. Per rivalersi dopo querela occorre la denuncia per calunnia, va valutata con il tuo legale (insomma lo hai pagato un sacco e non ti ha detto nulla?), ma la vedo dura, visto che sei stato vittima di una querela contro ignoti, scritta utilizzando sicuramente una giusta dose di “se”, “lascio valutare al PM”.

  15. ciao anche io sono stata diffamata….pensa che a casa dove abito non posso nemmeno disporre i panni, che una gran signora che lavora in un servizio di catering a fianco mi ha chiamata p…….. senza motivazione.io nemmeno la conosco..la conseguenza e’ che questa parolaccia s e’ ftta il giro di tutta verona..preludendo n qualcosa che non c’e’..io lavoro saltuariamente ed ho anche difficolta’ a lavoro.questi sinori che lavorano in questo stabile mi vedono costantemnte a casa e pensano che io sia una sgualdrina..solamente sono una ragazza che ha un lavoro precario e che mi obbliga a stare a casa..

  16. Sotto questo commentò di Francesca ce n’era un altro firmato da elisa, ma scritto registrando la stessa mail. Ho cancellato questo secondo commento perché conteneva un’accusa potenzialmente diffamante.
    Questo blog non è una bacheca da utilizzare per farsi giustizia da sè, e facendo rischiare me. Se si ritiene di essere stati diffamati, si faccia una regolare denuncia.

  17. Andate a vedere su YouTube : GIGI MONCALVO – CONFRONTI 25.11.09 – Prima puntata….

    Ascoltate attentamente il finale…Sorpresa!
    Sper possa servire a qualcuno….

  18. salve, vorrei avere un’informazione, ritenendo la Sua storia non molto diversa dalla mia. io ho scritto una sorta di recensione su un blog, senza fare nomi ne cognomi, ma la persona di cui parlavo si è sentita coinvolta e mi ha chiesto di rimuovere il commento. alchè l’ho fatto rimuovere dall’amministratore del forum. a mio avviso non c’era nulla di offensivo o di diffamatorio nei confronti di questa persona, anzi ho fatto degli apprezzamenti di bellezza, senza scadere nel volgare. tuttavia a questa persona non è gradito il mio post. è già stato rimosso, come mi è stato chiesto, ma ora temo che quseta persona decida ugualmente di presentare querela nei miei confornti. cosa mi consiglia di fare? aspetto? Lei quanto tempo ha aspettato prima di venire a conoscenza della querela a Suo carico? grazie!

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