Il TG5 fa schifo, ora è ufficiale

Non mi vergogno a dirlo

E neppure a ripeterlo: il TG5 fa schifo, perché sta diventando come Verissimo, mentre vorrebbe sembrare tutt’altro.

Questa sera, per la prima ed ultima volta, mi sono preso il disturbo di seguire contemporaneamente TG5 e TG1 e annotarmi la scaletta delle notizie. La cosa non è semplice, proprio perché i due telegiornali sono contemporanei, e qualche notizia potrei essermela persa, ma il senso generale non cambia di certo.

Queste le prime notizie del TG1, nell’ordine in cui sono state presentate: il rinvio a giudizio dei poliziotti che hanno fatto l’assalto alla scuola Diaz durante il G8, il benzinaio ucciso, la droga a Napoli, un’ampia pagina di politica e finanziaria, il discorso di Ciampi che ricordava ai giornalisti la necessità di tenere la schiena dritta e non piegarsi al potere, di essere liberi e liberali, le elezioni in Romania, la guerra che continua in Iraq, il libro di Pera e del cardinale Ratzinger, il libro della Fallaci (60 secondi), il terrorismo in Spagna, la moviola in campo (con intervista a Biscardi).

Il TG5, invece, apre con un ampia pagina sul caso del benzinaio ucciso. Nello stesso tempo in cui il TG1 da le prime 3 notizie, su Canale 5 si vede una struggente intervista al padre dell’assassino che chiede perdono, filmato di spalle col giornalista dallo sguardo triste e comprensivo che ascolta, a seguire la vedova dell’assassino e poi un prete, che ci sta sempre bene (anche se non ho ben capito, mentre facevo zapping, cosa c’entrasse). Mi sembrava di vedere la sintesi estrema di C’è Posta per Te e Verissimo.

Dopo questo momento di altissimo giornalismo, finalmente due parole sul G8, così, giusto perché la notizia del giorno bisogna almeno nominarla.

Poi, finalmente, si torna agli argomenti importanti: la proposta di Carraro sulla moviola in campo. Neppure una notizia del genere sono capaci di dare senza distorcerla! Nessun riferimento, infatti, a Biscardi, che forse da 10 anni non fa altro che chiederla ad ogni puntata del Processo che si rispetti.

A seguire, grande spazio al bellissimo libro della bravissima Fallaci, che ogni volta che parla è capace di far discutere, alle accuse al dittatore Cileno, al terrorismo palestinese. Perché queste notizie non sono tendenziose, no, neanche un po’.

Due parole, di numero, senza neppure un’immagine, nessun servizio, nessun collegamento, sul discorso di Ciampi che, naturalmente, non è stato riportato; andando a rileggerle più in alto in questo post non è neanche difficile intuire perché: non è bello riferire di qualcuno che ti chiede di tenere la schiena dritta quando sai che almeno uno di quelli che ti guardano, cioè io, ha l’impressione che tu stia strisciando a terra. Ma forse sbaglio, e il motivo non è quello. Chissà.

A questo punto, si era ormai arrivati in quella fase del telegiornale con le notizie poco importanti, quelle che nessuno ascolta o recepisce. Mentre su Rai 1 parlavano di moviola in campo, speravo di poter sentire sul 5 almeno ora qualcuna di quelle notizie che è così scomodo dare, almeno ora che nessuno le avrebbe ascoltate, magari qualche parola sulla politica, sui partiti, sulla finanziaria. Invece niente.

Piuttosto, sono partiti i servizi sul delitto di Cogne (ancora???), sul volontariato, sui presepi.

Io non ho altre parole. Non voglio più spenderci nulla su questa vicenda, certo è che il mio telecomando non mi condurrà più là. Avevo lasciato un po’ di tempo a Rossella per ambientarsi prima di esprimere definitivamente il mio giudizio, ma ora mi è davvero difficile trattenermi oltre.

In tutto questo, ringrazio Lei ed un suo messaggio in cui ha richiamato la mia attenzione a questa vicenda.

Notizie poco fresche, ma sempre belle

Succede che ti allontani dal mondo per un paio di giorni, e ti ritrovi che alcune notizie succose non sono più fresche, ma tu decidi di parlarne ugualmente.

Mi hanno detto di aver letto sulla prima pagina de La Repubblica di Sabato una cosa interessante sulla fiera dell’artigianato di Milano: hanno impedito agli stand cubani di esporre prodotti raffiguranti Che Guevara.

A me verrebba da chiamarla censura, ma devo invece complimentarmi con chi l’ha pensata; la vera notizia, infatti, è la motivazione cha pare abbiano dato: erano pezzi di cattivo gusto e non prodotti con sistemi artigianali che, quindi, non potevano essere esposti alla fiera dell’Artigianato.

Non fa una piega. Devo davvero complimentarmi con chi l’ha pensata per aver trovato un tale sistema per evitare critiche pesanti. Solo mi chiedo se erano gli unici oggetti rispondenti a quelle caratteristiche e se sono stati gli unici ad essere stati cortesemente oscurati. Solo mi chiedo chi ci può credere.

Bisognerebbe chiedere a francifra (no permalink, post del 2/12/04), che era sul posto e magari sa qualcosa di più.

RospoBlog: il libro

Un ragalo di Natale, ma anche un gesto di solidarietà.

Questo è un post a BlogUnificati, che quindi non ho scritto io. L’autrice è Mascia, promotrice di quest’iniziativa cui ho deciso di aderire. In questo caso più che mai, vale l’invito a fare copia e incolla del contenuto di questo blog.

Dicembre è iniziato già da qualche giorno. Le corse ai regali anche…

Che regaliamo quest’anno?

Vediamo un po’…

La lista è fitta.

Le idee per i regali, meno.

Ogni anno regaliamo al nonno la stessa confezione d’Acqua Velva che, dice la nonna, gli piace tanto. Mai provato a regalarla segnata quella bottiglia?

Noteremmo che: i nonni la riciclano al papà, che la rigira al cugino, che la rigira al fratello, che la rigira alla zia (zia baffuta sempre piaciuta dice lei), che poi passando (non si sa per quali vie traverse) tra le mani di fratelli, sorelle, cugini di ogni ordine e grado, il cane, lo zio d’America e quello delle Filippine ritorna magicamente a voi per il vostro compleanno!

Anche se siete donna…

Ed allora?

Beh..

Dato che ormai Natale è prossimo vorremmo dare una buona ragione per fare un regalo intelligente.

Niente fiori ma opere di bene?

Esatto! Più o meno…

“C’era una volta un Blogger (Rospo.splinder.com) che si era creato un oasi tutta sua.

Un oasi fatta di fate, voci narranti, rospetti nello stagno…

Dovendo partire per il servizio civile decise di chiudere lo stagno. Mise in valigia costumi e cappotti, canottiere a righe e maglie di lana e poi… partì.

Dal suo isolamento però, decise di regalare la sua oasi felice a chi felice, forse non era…”


Così è nato ROSPO VERDE. Un libro, una storia, una favola adatta a far addormentare i bambini, ed a far pensare e sognare gli adulti.

Quale miglior regalo di “un sogno tascabile” al modico prezzo di 7 € ?

Che, oltretutto, andranno interamente devoluti all’associazione DOPO DI NOI, un’associazione che si occupa di dare un futuro a ragazzi ed ex ragazzi con problemi psichici anche quando non avranno più una famiglia che si prenda cura di loro.

Aiutiamoli facendo, per quest’anno, un regalo intelligente…

Grazie di cuore a tutti.

NdSettolo: l’associazione DOPO DI NOI è quella presso la quale rospo presta servizio civile, quindi lui conosce bene dove andranno a finire i soldi che ha destinato per loro.

Esempio di cura Rossella

Avrei voluto parlarne, ma sono stato preceduto, manco a dirlo, da Mantellini.

Ieri sera, mio malgrado, seduto a tavola per mangiare la televisione era accesa sul TG5.

Dopo un incredibilmente lungo servizio su un cane poliziotto in pensione e appena prima della chiusura, la Buonamici ci ha ricordato la notizia principale della serata.

Tutto era in secondo piano rispetto all’evento storico,lei dice, dell’accordo sul taglio delle tasse.

Un po’ la ammiro: ci vuole coraggio per fare affermazioni del genere.

Ucraina e USA

Purtoppo non ho potuto seguire neanche un TG e non ho letto neppure un giornale in questi giorni intensi. Neppure i blog (possibile? non dovrebbe) mi sono venuti in aiuto, quindi non sono al corrente della situazione.

Tuttavia, la prima cosa che leggo sull’argomento è questa da cui estrapolo: Gli Usa, per bocca del segretario di Stato Colin Powell, hanno fatto sapere di non riconoscere come legittimo l’esito del voto nel Paese ex sovietico e hanno minacciato “conseguenze” serie in caso di interventi repressivi nei confronti dell’opposizione.

Ora mi viene spontaneo chiedermi cosa sarebbe successo se l’Ucraina, o “addirittura” l’Europa, avessero fatto dichiarazioni simili in occasione delle elezioni presidenziali in cui è stato eletto per la prima volta Bush.

Quando si dice che siamo tutti uguali.

Ancora TG5

michela_rocco su Magenta & Woland (ma chi è poi michela_rocco, e cosa ha a che fare con Magenta e Woland?) si chiede, giustamente, se qualcuno abbia sentito in questi giorni sul TG5 la notizia che la Bocassini ha chiesto 8 anni di reclusione per Berlusconi.

Potrebbero essere i primi sintomi, che avevo previsto insieme a moltissimi altri blogger e non, dell’era Rossella. Bei sintomi.

Ma per piacere, una volta per tutte, smettiamola di rimpiangere Mentana come giornalista imparziale. Non lo era. Non lo era affatto. Era bravissimo a vendere un’immagine del TG5 corretta e pulita, salvo poi piazzare qualche perla al momento opportuno. Questa, almeno, la mia impressione. Che abbia ragione Latifah?

Aggiornamento: noto tra i commenti che la parte del post che più attira l’attenzione è la prima, ma non era quello il mio intento. Come ho detto, non ho guardato il TG5 e non posso permettermi di esprimere giudizi che, tra l’altro, come dimostrano i commenti, sono pure sbagliati o almeno prematuri. Mi sono limitato a riportare parole altrui.

La parte importante del post è la seconda. In quella ho scritto qualcosa di mio.

Il TG5 come Studio Aperto

Imparo da Davide che Mentana è stato licenziato.

Non che mi fosse particolarmente simpatico, ma sapere, sempre da Davide, che sarà sostituito dall’ex direttore di Panorama e Verissimo mi fa accapponare la pelle.

Già un telegiornale bruttino è diventato qualcosa che a me sembra ridicolo pieno solo di gossip e pettegolezzi. Mi riferisco, ovviamente, a Studio Aperto.

Il pensiero che anche il TG5 potrebbe diventare un modo per indurci a mettere la testa sotto la sabbia e credere che i problemi principali della società siano i litigi di Costantino e le nomination del Grande Fratello, mi intristisce.

Mi domando chi ha il potere di prendere decisioni simili, e a chi fanno comodo.

Guarda caso, mi viene in mente la stessa persona per entrambe le domande.

wi-fi britannico: cellulare tuttofare

Pare che in Gran Bretagna si apprestino a lanciare un cellulare capace di funzionare come un cordless a casa, come un cellulare in giro, e con una connessione a bassissimo costo tramite tecnologia wi-fi dove tale copertura esiste (via PI).

Evidenzio le parole bassissimo costo, che in Italia sembrano vietate.

E infatti vietata (o meglio, “fortemente” limitata) è anche la tecnologia wi-fi, che pure permetterebbe vantaggi enormi, connessioni veloci e diffuse, a prezzi bassissimi, ma che intralcerebbe telecom e altri.

E allora accontentiamoci di essere ancora una volta il fanalino di coda dell’economia, della tecnologia, e il paese coi prezzi più alti d’Europa, l’unico dove l’introduzione dell’Euro ha arricchito solo i più furbi.

Non per niente, quando il latte in polvere qui costa quattro volte che altrove, noi siamo contenti di una riduzione del 25%.

Ognuno ha quel che si merita.