Elezioni U.S.A.: risultati

Pare abbia vinto Bush.

Cosa c’è da dire, ne parlano già tutti…

Lascio allora in sospeso il motivo per cui, come scritto ieri, ora posso rigirarmi nel mio cortile e deprimermi un po’.

Chi ha voglia di immaginarselo, faccia pure.

Elezioni U.S.A.

Intanto, ho finalmente capito per bene come funzionano ed è già qualcosa, perchè è incredibilmente complicato.

Se volete, leggete qui (via Macchianera).

Poi due parole. Non posso dire chi spero che vinca, perchè ogni volta che lo dico vengo puntualmente smentito. Solo, sono curioso fino a che punto gli americani si dimostreranno, o non dimostreranno, incapaci di valutare le cose in modo critico. Se si faranno condizionare dagli allarmi gialli/arancio/rossi, dalle parole di Osama (che tempismo il suo annuncio), dal clima di paura che qualcuno dice sapientemente costruito, e quant’altro.

In un caso e nell’altro, avrò comunque ragione di rigirarmi verso il mio cortile, e deprimermi un po’.

Quando il padrone di tutto è uno solo

Pare che finalmente qualcuno stia “sollevando il dubbio” che le pubblicità sul decoder digitale terrestre siano ingannevoli.

Addirittura l’antitrust ha condannato Mediaset per tali pubblicità.

Invece, Mediaset non può che avere ragione. “L’azienda ha anche ricordato che gli spot a settembre erano stati considerati, da parte dell’Autorità TLC, completi sotto il profilo dell’informazione ai telespettatori.” (tratto da PI)

Come darle torto? Quando chi decide e chi deve subire la decisione sono controllati dalla stessa persona, è difficile che non siano in sintonia.

E mai parola fu più appropriata al contesto: “sintonia”.

Elezioni: non è successo niente

Copio integralmente da QuattroPassi, sotto licenza CreativeCommons.

Non è successo niente

“Il risultato non ha alcun valore politico”

Gianni Alemanno

“Non c’è nessun significato generale”

Fabrizio Cicchitto

“A Milano la Casa delle libertà è andata meglio che negli altri collegi e questo significa che il candidato della Lega era il più adatto a competere”.

Roberto Calderoli

“Gli elettori non hanno ancora percepito i vantaggi delle riforme che ha fatto questo governo”.

Antonio Marzano

“C’è stato un assenteismo devastante che pone un problema alla Casa delle Libertà ogni volta che si vota al di fuori delle politiche generali. La sinistra ha le sue «truppe organizzate» e un radicamento sul territorio mentre la Cdl ha solo il voto d’opinione”

Carlo Giovanardi

Questo è successo. Comunque.

Questo invece è mio:

Mi scappa da sorridere. Un tempo ero demoralizzato per tutti quelli che dimostravano di credere in ciò che dice quella gente, ma ora comincio a credere (sperare) che siano davvero sempre di meno a prenderli seriamente. Perchè è semplicemente impossibile.

L’uso dei nostri soldi (?)

Sareste contenti di sapere che il ministro dell’ambiente ha preparato un cd-rom per parlare del suo lavoro (non del lavoro del suo ministero), che questo cd-rom è stato distribuito dal settimanale del Presidente del Consiglio (Panorama) e che sulla copertina c’è una foto del ministro del tutto simile a quella usata nella campagna elettorale, in cui tra l’altro si inneggia a Lucca, suo collegio elettorale?

Bene, sappiatelo.

E cominciatevi a chiedere, come me e altri, se per caso non è stato pagato coi nostri soldi. Poi tornati, per magia, nelle tasche del Presidente del Consiglio attraverso le vendite di Panorama. Un genio.

Indymedia

Quasi tutti dovrebbero sapere cosa è accaduto in questi giorni ad Indymedia, network di informazione indipendente su internet la cui sezione italiana insieme a molte altre è stata misteriosamente (per ora) censurata ed oscurata dall’FBI, col sequesto degli Hard Disk. Ne parlano anche tutti i giornali cartacei generalisti. Per farvi un’idea migliore, consiglio questo articolo.

Ne parla, sempre su PuntoInformatico, il solito Massimo Mantellini:

[…] Io sono personalmente offeso dalla chiusura di Indymedia non perchè mi piaccia particolarmente Indymedia ma perchè mi piace che Indymedia possa continuare a dire liberamente ciò che i suoi attivisti dicono […] Anche se magari, quando si supera il limite, mi piacerebbe anche ci fosse qualche tutela che consenta ai diffamati e ai minacciati di portarli eventualmente di fronte ad un giudice. […] Questo semplicemente perchè credo che più libertà di espressione sia il passo che viene subito prima di miglior libertà di espressione.

Il resto dell’articolo qui.

Giusto

Quanto scrive Luca Ajroldi,che riporta anche Paolo, mi sembra giusto, purtroppo.

O almeno, una giusta provocazione.

“[…] Oggi il governo dell’Italia è affidato ad una classe politica che rispecchia perfettamente il suo elettorato […]”

Fahrenheit 9/11 e le riflessioni che seguono

Mi è tornata voglia di scrivere di cose serie. Incredibile. E ne sono decisamente contento.

Sabato sera sono andato a vedere FAHRENHEIT 9/11 di Michael Moore, e questa visione mi ha stimolato una serie di riflessioni non solo direttamente legate al film, ma anche più ampie, anche sull’Italia.

Quel film è stupendo. Ha delle idee geniali e riesce a parlare di una cosa molto seria con tono ironico e facendoti sorridere. Ma non ti fa solo sorridere, perchè quando porta le testimonianze delle famiglie dei morti in Iraq non è tanto allegro.

Per chi non lo sapesse il film parla di Bush, delle bugie che ha detto per insediarsi alla Casa Bianca (ricordate il casino quando è stato eletto, che a seconda di come contavano le schede vinceva l’uno o l’altro pretendente?), dei suoi rapporti con la famiglia Bin Laden, aiutata a fuggire dall’America dopo l’11 Settembre (ci sono le prove di questo), dell’uso strumentale fatto di quell’attentato per giustificare due guerre che avevano scopi completamente diversi.

L’unico appunto che mi sento di fare è che è un po’ troppo lungo, nel senso che diventa ripetitivo e un po’ stanca. C’è un momento nel film in cui non viene aggiunto nulla di nuovo e semplicemente si accumulano testimonianze su testimonianze per ribadire quanto già detto e lì, è un po’ noioso.

Ma veniamo alle riflessioni serie e interessanti (si spera).

La prima cosa che noto è che Michael Moore non tratta minimamente un aspetto che invece è stato al centro dell’attenzione molto a lungo, grazie ad un libro rivelazione che ora ho prestato e di cui quindi non posso controllare titolo e autore, ma che mi pare si chiami L’Incredibile Menzogna o qualcosa del genere. Lì si cerca, riportando solo ed esclusivamente documenti e interviste ufficiali, di evidenziare le incogruenze della amministrazione U.S.A. nel gestire i fatti dell’11 Settembre e si vuole sostenere la tesi secondo la quale tale attentato era previsto, e la Casa Bianca avrebbe semplicemente lasciato che accadesse per poterlo sfruttare, come poi in effetti ha fatto, permettendosi due guerre altrimenti ingiustificabili.

Moore fa solo vedere una foto in cui si vede che a Bush viene consegnato un dossier il cui titolo era qualcosa tipo “Al Queda minaccia di attaccare gli USA dirottando aerei civili”, e questo vari mesi prima di Settembre, ma poi sorvola su tutta un’altra serie di fatti e incongruenze riportati invece in quel libro. Posso anche capire Moore: sostenere una tesi del genere è terribilmente scomodo, ancora più scomodo di tutto il resto del film. Dire o lasciare intendere che Bush ha permesso tutte quelle morti nei grattacieli volutamente, è molto più inacettabile, per un Americano, che parlare di come i fatti siano stati strumentalizzati per interessi personali.

L’altra osservazione che faccio è che temo che film come questo, purtroppo, esattamente come Ballarò in Italia e programmi simili, siano visti soprattutto, se non esclusivamente, da persone che già la pensano in un determinato modo. Da persone che godono nel sentirsi dire da altri, in modo inconfutabile, esibendo prove, ciò che già sanno, ciò che desiderano sentirsi dire.

Perchè la gente non è capace di giudicare le cose per come sono, invece di lasciarsi guidare dalle apparenze, dalle ideologie distorte, dall’immagine mediatica costruita a puntino dai vari leader mondiali? E il nostro leader, su questo punto, è un modello per tutti gli altri del mondo.

Sono veramente amareggiato pensando che la campagna elettorale in USA si sta svolgendo solo in minima parte tenendo presente i contenuti di questo film. Chi la pensa diversamente, crede siano tutte menzogne, o addirittura non conosce i fatti. Entrambi i pretendenti si concentrano su altro, si preoccupano di far apparire in forma splendida la propria famiglia. La comparsata delle figlie di Bush sul palco della Convention, trasmessa in tutto il mondo, è emblematica. Che schifo.

Ancora di più, sono amareggiato pensando che nonostante tutto quello che ha fatto, forse Bush sarà rieletto. E sono proprio incazzato invece, perchè non posso neppure dire che gli Americani sono stupidi e ignoranti mentre noi Italiani siamo meglio. Abbiamo fatto, e temo faremo, uguale.

TG1 in “Come ti manipolo l’informazione”

Telegiornale di Lunedì scorso, il giorno dopo le elezioni. Il sommario iniziale del TG1 recita qualcosa tipo Regge la maggioranza, non sfonda il listone dell’Ulivo, perde qualche punto Forza Italia.

Poi servizio, in cui vengono ribadite le stesse cose, evidenziato come in tutta Europa le maggioranze al governo sono state battute, tranne che in Italia, mostrate le cifre a confronto delle Europee precedenti (FI al 25%) e non delle politiche precedenti (29%), rispetto alle quali FI è letteralmente crollata.

Ora, tutti sanno o possono immaginare, che la stragrande maggioranza della gente ascolta con attenzione solo i titoletti iniziali.

A me non sembra che le cose stiano esattamente come è stato raccontato dal telegiornale più importante d’Italia, su una televisione pubblica. Un errore così grossolano neppure Mentana o Fede l’avrebbero fatto.

Per fortuna, subito dopo, Rutelli è stato intervistato in diretta, e non è stato possibile tagliare il suo commento disgustato, in cui diceva che quanto visto era scandaloso.

Ma cosa importa se la maggior parte della gente ascolta solo i titoletti?