L’evento

Firefox 1.0

Firefox 1.0 è qui
… il web non sarà più lo stesso
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· Cos’è Firefox?

Firefox è un browser alternativo per navigare su internet. Questa pagina non vuole certamente descriverne tutte le funzionalità. Per capire al meglio cos’è e come funziona vi consigliamo di provarlo voi stessi.

· Perché usare Firefox?

Firefox è open-source e gratuito. Offre maggiore sicurezza agli utenti rispetto ad Internet Explorer, il browser predefinito sui sistemi Windows™, oltre che un numero superiore di funzioni ed una più alta possibilità di personalizzazione. Blocca le finestre pop-up, permette la navigazione a schede, dispone di numerose estensioni e temi, ecc.

· Per il supporto?

Grazie al gruppo di mozillaitalia.org trovate sempre l’ultima versione di Firefox in italiano ed un forum di supporto dove porre le vostre domande o cercare la soluzione ai vostri problemi tra le risposte date ad altri utenti del forum.

· "Io mi trovo bene con I.E."

Internet Explorer è certamente il browser con maggiore diffusione e sicuramente molti di voi sono abituati ad usarlo, ma a quale prezzo? Cambiare le proprie abitudini non è mai piacevole soprattutto se non si hanno buoni motivi per farlo. Da quando Internet Explorer ha ottenuto il titolo di “browser più diffuso al mondo” il suo sviluppo si è notevolmente rallentato, se non addirittura fermato. Molte funzionalità importanti come il corretto supporto ai CSS ed alla trasparenza delle immagini PNG sono assenti e questo ha limitato e limita notevolmente l’intero sviluppo del web.
Come se non bastasse Microsoft ha dichiarato che non aggiornerà più il suo browser per le versioni di Windows™ precedenti ad XP/2000 ed in futuro tenterà di imporre i propri standard, primo tra tutti il linguaggio XAML che limiterà l’accesso alle applicazioni web solamente ai sistemi basati su Windows™+Internet Explorer.

Parlano di Firefox: 
libero.it ·
punto-informatico.it ·
repubblica.it
[ 1

2 ] ·
vnunet.it ·
macitynet.it ·
zeusnews.it

Se mi lasci ti cancello

Ieri sera, nonostante la stanchezza postuma da BlogFest, ho colto l’ultima occasione utile per andare a vedere “Se mi lasci ti cancello”. All’uscita del film ho chiesto ai miei compagni di avventura cosa avrei potuto scrivere oggi sul blog e loro mi hanno detto: “scrivi che ci sei andato con degli amici a cui vuoi bene”. Eccovi accontentati, per quanto mi sembri un po’ troppo strappalacrime come richiesta.

Vorrei invece parlare anche d’altro.

Ho avuto la stessa impressione di cui mi parlava Woland sul treno per Milano; sono uscito, infatti, con la bella sensazione di aver visto un film, nel suo piccolo, perfetto, di cui non avrei voluto cambiare neppure una virgola.

Ben prima di capire che quello sarebbe stato anche il messaggio lanciato dal film, mi ero detto che mai e poi mai avrei voluto liberarmi dei miei ricordi, per quanto dolorosi essi siano. Cosa siamo noi, senza ricordi? Essi sono la nostra storia, ci rendono quello che siamo, come si può pensare di cancellarli? Bisogna solo imparare a conviverci.

Ancora più estremista e classista anche se non mi ritengo tale, mi dico che, se alcune persone disperate non arrivano a capire questo, dovrebbero essere quelle elette per tutelarci (lo stato quindi) ad impedire la ricerca e l’utilizzo di farmaci con questo effetto, che pare stia iniziando in USA (non so per la verità, se queste voci siano gossip o verità). Che si faccia ricerca per insegnare a psicologi e psichiatri metodi più efficaci di cura.

Interessante anche la riflessione sull’amore e sulla sua dinamica. L’euforia iniziale che si trasforma nella consapevolezza che il compagno o la compagna non sono solo l’ideale che ci eravamo immaginati e la voglia di dire, nonostante tutto, “chi se ne frega, va bene così”.

Crociata p2p in Italia

Mi chiedevo chi sarebbe stato il prossimo, il prossimo paese nel quale si sarebbe scatenata la crociata anti p2p.

Ora è giunta la risposta, esattamente quella che mi aspettavo.

“Come riportato dalle agenzie e poi confermato dalla Guardia di Finanza, sono state condotte alcune operazioni contro la diffusione illegale di musica sulla rete ed altre contro il commercio di materiale pedopornografico online”.

La risposta giusta, dunque, era “l’Italia”.

Pillole di BlogFest

Sono appena tornato nel regno dei vivi dopo l’incredile esperienza della BlogFest. Per ora sono ancora troppo stanco per scrivere qualcosa di sensato quindi mi limito a ringraziare tutti i Blogger che ho conosciuto per la serata/nottata che abbiamo trascorso (e grazie a Ciccsoft per la banda che mi regala visto che l’immagine di questo post è sul loro server). Alcune foto qui e qui.

Solo una cosa mi è dispiaciuta. Speravo di incontrare una persona che invece ha tirato un pacco storico.

Beh, poi mi sarebbe piaciuto anche vedere Mantellini, ma quando era presente lui io ero troppo assente.
Qualcuno infine mi ricorda la frase culto della serata: sono troppo valido, vieni fuori che ci picchiamo, “mi hanno cacciato tre volte da Splinder”.

wi-fi britannico: cellulare tuttofare

Pare che in Gran Bretagna si apprestino a lanciare un cellulare capace di funzionare come un cordless a casa, come un cellulare in giro, e con una connessione a bassissimo costo tramite tecnologia wi-fi dove tale copertura esiste (via PI).

Evidenzio le parole bassissimo costo, che in Italia sembrano vietate.

E infatti vietata (o meglio, “fortemente” limitata) è anche la tecnologia wi-fi, che pure permetterebbe vantaggi enormi, connessioni veloci e diffuse, a prezzi bassissimi, ma che intralcerebbe telecom e altri.

E allora accontentiamoci di essere ancora una volta il fanalino di coda dell’economia, della tecnologia, e il paese coi prezzi più alti d’Europa, l’unico dove l’introduzione dell’Euro ha arricchito solo i più furbi.

Non per niente, quando il latte in polvere qui costa quattro volte che altrove, noi siamo contenti di una riduzione del 25%.

Ognuno ha quel che si merita.

Elezioni U.S.A.: risultati

Pare abbia vinto Bush.

Cosa c’è da dire, ne parlano già tutti…

Lascio allora in sospeso il motivo per cui, come scritto ieri, ora posso rigirarmi nel mio cortile e deprimermi un po’.

Chi ha voglia di immaginarselo, faccia pure.

Elezioni U.S.A.

Intanto, ho finalmente capito per bene come funzionano ed è già qualcosa, perchè è incredibilmente complicato.

Se volete, leggete qui (via Macchianera).

Poi due parole. Non posso dire chi spero che vinca, perchè ogni volta che lo dico vengo puntualmente smentito. Solo, sono curioso fino a che punto gli americani si dimostreranno, o non dimostreranno, incapaci di valutare le cose in modo critico. Se si faranno condizionare dagli allarmi gialli/arancio/rossi, dalle parole di Osama (che tempismo il suo annuncio), dal clima di paura che qualcuno dice sapientemente costruito, e quant’altro.

In un caso e nell’altro, avrò comunque ragione di rigirarmi verso il mio cortile, e deprimermi un po’.