Quando il padrone di tutto è uno solo

Pare che finalmente qualcuno stia “sollevando il dubbio” che le pubblicità sul decoder digitale terrestre siano ingannevoli.

Addirittura l’antitrust ha condannato Mediaset per tali pubblicità.

Invece, Mediaset non può che avere ragione. “L’azienda ha anche ricordato che gli spot a settembre erano stati considerati, da parte dell’Autorità TLC, completi sotto il profilo dell’informazione ai telespettatori.” (tratto da PI)

Come darle torto? Quando chi decide e chi deve subire la decisione sono controllati dalla stessa persona, è difficile che non siano in sintonia.

E mai parola fu più appropriata al contesto: “sintonia”.

Apple Music Store in Italia e Linux

via Paolo Valdemarin:

Era nell’aria da qualche giorno: Apple Music Store ha aperto anche al mercato italiano. Ecco dove andranno a finire i miei risparmi nel prossimo futuro.

Finalmente anche in Italia è possibile comprare musica legalmente su Internet attraverso il negozio di Apple. Anche prima era possibile, ma si era obbligati ad usare prodotti Microsoft per ascoltare ed innumerevoli restrizioni.

Ora resta solo un problema: da un paio di settimane sto iniziando una riconversione completa verso Linux, abbandonato tempo fa a causa dei programmi “consigliati” dall’Università.

Esiste un qualche modo per accedere ad Apple Music Store da linux?

Resta anche un ultimo problema, ma penso che la trascurerò potendo superare il primo. Prezzo di acquisto in Italia: 0.99 EUR per brano 9,99 EUR per album. In USA: 0.99 $ per brano, pari a circa 0.80 EUR. Un bello sconto.

Il libro di un amico

Oggi, il blog di una persona cara, nonostante ci sentiamo una volta all’anno quando va bene, è tornato in vita per un’appendice.

Un’appendice che mi colma di gioia, sia per il fatto stesso di leggerla, sia per il contenuto.

Il suo blog è uno di quelli che sono diventati un libro, al pari di altri famosissimi come personalitàconfusa. Il suo era (perchè ha deciso di non scriverci più nulla) un blog piacevole da leggere, particolare, intenso, un racconto con personaggi fantastici e affascinanti che avrei desiderato avere il tempo di sfogliare dall’inizio mentre invece l’ho scoperto quando già stava finendo.

Non so chi l’abbia notato, chi abbia deciso di trasformarlo in qualcosa di cartaceo, se sia stato lui stesso a proporsi o altri, ma certamente il risultato sarà un bel libro. Non può contare per promuoverlo sulla notorietà di altri blogger, ma spero che il contenuto stesso del libro ne farà il successo.

Senza contare che così avrò, finalmente, il tempo per sfogliarlo, letteralmente, dall’inizio.

Ci sono due cose però che mi turbano. La prima è che vorrei trovarlo in una libreria vera, perchè sono uno di quelli che non si fidano molto degli acquisti su Internet (soprattutto perche la carta di credito è ancora dei miei genitori). La seconda è che trovo sia un peccato non leggere sul sito dove si può fare l’acquisto quale sarà la destinazione dei ricavi.

Ma lo potete leggere sul suo blog.

Anche io avevo iniziato un esperimento di scrittura su blog, che purtroppo si è arenato per un insieme di cause anche complicate. Peccato. Speriamo possa riprendere e che il risultato possa essere piacevole per chi legge.

Se poi ci sarà ancora questa moda del blog che diventa libro, meglio.

Aggiornamento: mi ero dimenticato di segnalare l’indirizzo da dove si può acquistare il libro. Ora rimedio, ancor più volentieri dopo l’intervento che potete leggere come primo commento a questo post.

Elezioni: non è successo niente

Copio integralmente da QuattroPassi, sotto licenza CreativeCommons.

Non è successo niente

“Il risultato non ha alcun valore politico”

Gianni Alemanno

“Non c’è nessun significato generale”

Fabrizio Cicchitto

“A Milano la Casa delle libertà è andata meglio che negli altri collegi e questo significa che il candidato della Lega era il più adatto a competere”.

Roberto Calderoli

“Gli elettori non hanno ancora percepito i vantaggi delle riforme che ha fatto questo governo”.

Antonio Marzano

“C’è stato un assenteismo devastante che pone un problema alla Casa delle Libertà ogni volta che si vota al di fuori delle politiche generali. La sinistra ha le sue «truppe organizzate» e un radicamento sul territorio mentre la Cdl ha solo il voto d’opinione”

Carlo Giovanardi

Questo è successo. Comunque.

Questo invece è mio:

Mi scappa da sorridere. Un tempo ero demoralizzato per tutti quelli che dimostravano di credere in ciò che dice quella gente, ma ora comincio a credere (sperare) che siano davvero sempre di meno a prenderli seriamente. Perchè è semplicemente impossibile.

Wi-Fi diffuso nelle città, ma non in Italia

Negli USA un sindaco dice: “Non ci fermeremo fino a quando tutti gli abitanti di San Francisco non avranno un accesso gratuito alla Internet wireless. Queste tecnologie collegheranno i nostri concittadini alle specializzazioni e alle opportunità di lavoro della nuova economia.”

E non solo solo promesse, qualcosa stanno facendo, lì come ad Amsterdam e in mille altre città.

E in Italia?

“In Italia dobbiamo soffrire una situazione normativa studiata per impedire che il wi-fi sia un vero concorrente di tecnologie wireless assai più redditizie per i soliti noti”.

Che tradotto significa: i grandi provider possono continuare a vendere ADSL a prezzi assurdi, e nessuna nuova società riesce a sfruttare la potenzialità del Wi-Fi per vendere connessioni a bassissimo prezzo, e questo grazie a leggi appositamente studiate.

Chi ci rimette?

Naturalmente noi poveri allocchi consumatori italiani, incapaci come sempre di incanalare vere e significative proteste e ribellarci a quello che ci obbligano a comprare, se non con qualche anno di ritardo.

Adesso si parla molto di ADSL troppo cara, ma erano cose risapute da anni. Ora varrebbe la pena occuparsi di Wi-Fi, e invece, forse, se ne parlerà tra qualche anno, quando ormai nella vicina Francia potranno connettersi ad 1 EUR al mese.

Citazioni da Punto-Informatico

U2 e ipod

Questa è una delle cose di cui mi piacerebbe parlare.

Pare infatti che gli U2 commercializzeranno il loro nuovo album tramite ipod. Venderanno l’ipod in edizione speciale con la discografia degli U2 archiviata sopra, nuovo album compreso.

Mi sembra una cosa fantastica.

Ma forse ci sarebbe qualche parola in più da dire oltre a “fantastica”, e invece non ho il tempo, ma mi riprometto di trovarlo.

Intanto cerco di trovare quello per leggere interamente l’articolo che vi ho segnalato.

Ne parlano anche altri, ma la cosa più strana è che l’ho scoperto prime che su internet parlando con una persona che non mi aspettavo proprio fosse così attenta a queste novità. Il flusso solito delle informazioni si è invertito, e ne sono contento.

Scarica musica: rischia 3 anni

Accade in Francia ad una ragazza che scaricava musica illegalmente.

Ora rischia tre anni di carcere, questo almeno è quello che dice l’ANSA.

Non ho tempo per cercare di capire se è vero, ma soprattutto “quanto” è vero e neppure di commentare.

Osservo solo quanto questi fatti si avvicinino sempre di più: America, Gran Bretagna, Francia. Chi sarà il prossimo?

fenomeni da baraccone (2)

Sta venendo alla luce un dibattito interessante e io sono ben felice di alimentarlo. C’è stato questo mio post, cui kendostoe ha risposto, pur senza lasciarmi nè un trackback nè un commento, così. E io voglio rispondere ancora a quello che scrive lui.

Il fatto che il pubblico dei blog coincida sempre più col pubblico televisivo, è conseguenza diretta del fatto che internet si sta diffondendo tantissimo. E chi la usa, sono le stesse persone che guardano Costantino in tv.

Ma credo verrà da sè che internet è diversa, sta a noi metterne in luce le potenzialità. Perchè internet e i Blog sono diversi, inequivocabilmente. Nonostante le grandi aziende facciano di tutto per nascondercelo e farcelo dimenticare, ad esempio sfornando il Windows Media Center.

Storicamente, il dibattito sui blog italiani l’ho sempre visto molto più incentrato sui blog in sè (autoreferenzialità), e tutti quanti ne siamo consapevoli, piuttosto che sui grandi temi di attualità politica e sociale.

La cosa bella e importante, credo, è che questa volta spetta solo a noi decidere come andrà a finire, siamo noi che abbiamo il potere di far andare le cose in un certo modo o in un altro, o in tutti i modi insieme tanto lo spazio c’è.

Non credo valga la pena dispiacersi più di tanto, ma invece vale la pena costruire. Da tanto la gente non percepiva di avere in mano uno strumento per cambiare le cose. Ora credo ci sia, assieme alla consapevolezza che non bisogna ripetere gli errori del passato e crederlo infallibile.

E intanto Yoshi mette in discussione il suffragio universale. Forse un po’ troppo.