“Una nube non sa…

Una nube non sa
perchè si muove in quella determinata
direzione e a quella
velocità.

Sembra un impulso… questo è
il luogo in cui andare adesso.

Ma il cielo sa
le ragioni e i disegni
dietro tutte le nubi,
e anche to lo saprai, quando
ti eleverai così in altro
da vedere oltre
gli orizzonti.”

Richard Bach

–quote–Spe…

pubblicita_ingannevole.jpg

–quote–
Spettabile IAP,

vi scrivo per chiedervi di far verificare al vostro Comitato di Controllo l’onestà e la correttezza della campagna “Grandi opere attivate per 93.000 miliardi di lire” (link) promossa da Forza Italia ed esposta in formato metri 6×3 in questi giorni per le strade di Milano. Credo infatti che detta pubblicità sia in contrasto con il codice di autodisciplina pubblicitaria ne:

– l’art. 2 (Pubblicità ingannevole): la trasparenza obbliga a riportare i prezzi in euro. Le lire sono fuori conio da anni, in Italia. Perché non in sesterzi, allora?

– l’art 6 (Dimostrazione della verità dei messaggi): su Repubblica ho trovato riportati altri dati (link), anche questi attribuiti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Chi mente?

Resto in attesa di un vostro cortese riscontro e vi auguro una buona giornata.

Cordialmente,

Massimo Moruzzi

——————-

Grazie a Giulio che mi ha segnalato l’iniziativa apparsa su Rillo Blog e poi su Tomato Republic.
Se ritieni anche tu che la campagna “93.000 miliardi di lire” non sia conforme agli articoli del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, copia pure questo testo direttamente sul tuo blog 🙂

Se non hai un blog, invia un’email a IAP per chiedere di verificare la correttezza della campagna.

Grazie 🙂
–unquote–

Testo preso da d o t – c o m a *:o)

Aggiornamento: LA RISPOSTA
–quote–
Da: iap@iap.it
Oggetto: Re: Segnalazione affissione Forza Italia “93mila miliardi”
Data: 07 aprile 2004 11:19:14 CET
A: roberto@rilletti.it

Segnalazione affissioni “Grandi opere avviate per 93.000 miliardi di lire…..”
Con riferimento alla Sua segnalazione, siamo spiacenti di informarLa che, stante la natura non pubblicitaria ma politica in senso ampio della comunicazione segnalata, il caso rappresenta una situazione per la quale non sussistono gli elementi che determinano la nostra legittimazione ad agire.

Voglia gradire, con i ringraziamenti per la considerazione dimostrataci, i nostri migliori saluti.
La Segreteria

Questa è la risposta che, immagino, stiano inviando a tutti coloro i quali abbiano gentilmente seguito la mia iniziativa.
Effettivamente ieri sera, ripensando alle vecchie lezioni di tecnica pubblicitaria, mi ero fatto delle domande in proposito.
Augurandomi che esistano organi preposti a valutare l’onestà di campagne di natura politica, e non avendo tempo per informarmi in proposito, spero che qualcuno me lo possa indicare.
In caso contrario, nel caso, cioè, non esistesse alcun organo di tutela, beh, vuol dire che c’è una bella falla in materia e c’è chi, a questo punto a buon diritto, ci ravana e ci sguazza.
–unquote–
Qusto invece arriva da qui

In realtà non ho mol…

In realtà non ho molto da dire.
Mercoledì ho un esame, e quando sono così sotto, mi sento del tutto assorbito.
Quanti problemi che mi ha causato questa attitudine…
Ieri è venuta fino da me, nonostante fosse distrutta. Sempre così strani i nostri incontri…
Ma lo stimolo per questo post è venuto dall’osservazione di una cosa curiosa e stupida. Se provate a vedere le statistiche di questo blog (l’icona shinystat) vi accorgete che sono passato da 109 visite di Giovedì 1, a 4 visite di oggi.
Quanto è caduca la fama… 🙂

Aggiornamento: se non dovesse essere chiaro, naturalmente il post è altamente ironico. Non è che mi importi tanto di quante visite totalizzo…

Per Lei “…

Per Lei

“Voglio trovare un senso a questa condizione
Anche se questa condizione, un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento

non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà…”
Un Senso (G.Currieri, S.Grandi, V.Rossi – V.Rossi, S.Grandi)

Questa mattina è usc…

Questa mattina è uscito il nuovo CD di Vasco, “Buoni o Cattivi”.
Naturalmente sono subito corso a comprarlo, tanto più che circolavano voci secondo
le quali le prime copie sarebbero state con la copertina in tiratura limitata.
Beh… è stupendo.
D’altra parte il mio giudizio non poteva che essere questo, quindi non prendetelo
come un dato di fatto. Non l’ho ancora ascoltato abbastanza, perchè ogni volta che
lo sento mi piace di più, un po’ come mi era successo con la canzone “Un Senso”, di cui ho
già parlato in questo blog.
Purtroppo ho avuto anche una sorpesa negativa. Da qui in poi il post potrebbe
diventare poco interessante, quindi smettete pure di leggere.

Il CD è protetto contro la copia.
Probabilmente sono un po’ sfigato, perchè avevo già avuto a che fare con uno dei primi cd
al MONDO protetti in questo modo (Max Gazzè – Ognuno Fa Quello Che Gli Pare), ma io
ho un lettore mp3 che vorrei anche usare, e da quando mi hanno aperto la macchina col cavolo
che ci tengo dentro cd originali, con quello che costano, preferisco mi rubino l’autoradio!
Tutto questo è impossibile, a meno di non aggirare quella protezione.
Ora mi chiedo: cosa è legale e cosa no?
Ho sempre saputo che fare la copia di backup per uso personale fosse non solo legale, ma addirittura
un diritto. Se mi rubano il CD che faccio? Se si rompe, si rovina, se lo voglio ascoltare
sul lettore mp3? Tutte queste cose (che si riconducono sempre alla “copia per uso personale”)
sono legali, che io sappia. Invece sul CD è scritto che la duplicazione è vietata, e comunque
è impedita dalla protezione.
Ammesso che io riesca in qualche modo ad aggirarla, questa protezione, lo posso fare o no?

Beh, io ritengo che questa moda dei CD protetti (che naturalmente non si limita a Vasco…) sia
scandalosa, oltre che potenzialmente illegittima.
Come possono pensare le etichette discografiche di bloccare la pirateria in questo modo?
Non si rendono conto che così danneggiano proprio quelli che tenderebbero ad essere meno pirati?
Se io il CD l’avessi voluto cercare su Internet, l’avrei certamente trovato, protezione o non protezione
(ed è qui che sta l’inutilità).
Se io il CD lo voglio comprare, mi trovo con in mano qualcosa di meno di quello che avrei trovato
su Internet, e che avrei diritto ad avere, qualcosa di in parte inutilizzabile, almeno per quello che vorrei farne io.
La cosa più semplice, dopo aver comprato questo cd, è scaricarmi l’album da internet,
e sbatterlo sul mio lettore mp3 e su un cd copiato da tenere in macchina. Se questo è diventato
illegale, allora mi sono perso una bella fetta del dibattito sul copyright, ma sinceramente non credo.
Bel modo di combattere la pirateria. Mi sembra che invece sia un incentivarla.
Coi tempi che corrono, prima di prendere qualunque iniziativa, tipo scaricarmi l’album o
cercare di aggirare questa benedetta protezione, mi informerò per bene se lo posso fare o meno,
ma ripeto: lo trovo scandaloso.

In conlusione una nota “simpatica”: anche se non farò nulla, volendo rispettare davvero la legge alla lettera,
sono già colpevole. Forse saprete che l’unico modo riconosciuto dalla legge per distinguere
un CD copiato da uno originale è il bollino SIAE. Notoriamente, su molti CD originali vecchi
il bollino è ormai distrutto, o illeggibile, o strappato, o assente perchè era impresso sul cellophane
di rivestimento del CD.
Mi aspettavo che ormai su tutti i CD più moderni questo problema fosse stato risolto, e invece il bollino era attaccato
tipo sigillo in corrispondenza dell’apertura: per aprire il CD, bisogna romperlo.
Per aprire il CD quindi, bisogna rinunciare ad essere in regola.
Viva la legislazione italiana! E tutte le leggi assurde, inapplicabili o inapplicate, perchè chi dice
“ma chi vuoi mai che pensi che quel CD l’hai comprato per strada” ha ragione, ma dice una cavolata, perchè
presuppone la ragionevolezza di chi è chiamato a giudicare. Ed è sbagliato: chi giudica dovrebbe poter
semplicemente applicare le leggi, senza preoccuparsi se siano assurde. Leggi di questo tipo
sono perfette se si vuol far fuori qualcuno di scomodo, perchè non lasciano modo di difendersi.
Magari sono ottimista, ma credo che pure Vasco si indignerebbe pensando a queste cose.

Questa mattina accen…

Questa mattina accendo il mio computer, lascio che il mio news reader aggiorni tutte le sue fonti, vedo che sul sito www.macchianera.net, che è un blog molto noto e seguito, con una certa indole polemica e provocatrice, c’è una nuova notizia, clicco per andare sul sito, e cosa scopro?
è appena stato “censurato”! Nell’home page si legge:
“SITO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO
PREVENTIVO
(EX ART. 321 C.P.P.) in esecuzione delle indagini preliminari del procedimento n.221/04 – MOD 41-04; al delitto di diffamazione continuata, reato p. e p. dall’art. 81 cpv. l e 2 – 595 CP”

OK OK, è solo uno scherzo. Basta cliccare su persico per accorgersene. Cretino che sono

Questo è imperdibile…

Questo è imperdibile. Forse qualcuno ha notato che molti giornali su Internet hanno pubblicato la notizia secondo la quale più della metà degli utenti è disposta a pagare per leggere il giornale on-line.
Il link che ho segnalato, mostra fino a che livello può essere trasformato l’esito di un sondaggio in modo da leggerci ciò che si vuole.

Internazionale ha po…

Internazionale ha posto in vendita in Italia il DVD con l’intervista a Berlusconi trasmessa dalla PBS americana. Ringrazio dot-coma che con questo articolo mi ha fatto scoprire la cosa.

Non era facile trovare qualcuno disponibile per quello che nessun giornale, telegiornale, tv fino ad ora ha avuto il coraggio di fare. Il DVD è in vendita al costo di 7.00 EUR, e lo si può acquistare da qui.
Naturalmente io non guadagno nulla per questa segnalazione 🙂

Ci siamo. Sono …

Ci siamo.
Sono partite le prime denunce. 30 Italiani accusati per il file-sharing. Si tratta soprattuto di persone che gestivano server opennap, ovvero server su cui non c’era nessun file illegale, ma che consentivano lo scambio fra utenti di qualsiasi materiale, legale e non.
Ma vi sembra possibile? Questo è anche uno degli aspetti più scandalosi del decreto Urbani, cioè l’idea che il p2p sia sempre e comunque illegale, e che sia illegale anche il parlarne.
Ma come si fa? Il p2p è legale. Legalissimo. Usarlo in certi modi può diventare illegale. Ci sono distribuzioni di Linux (Mandrake ad esempio) che per gestire al meglio l’uso della loro banda distribuiscono il proprio software tramite p2p (nello specifico BitTorrent), ed è solo uno dei tanti usi legali che se ne può fare.
E invece le autorità continuano a credere il contrario, limitando di fatto la nostra libertà di parola perchè ormai tutto, compreso questo post, potrebbe essere considerato favoreggiamento. ASSURDO!
Il direttore della FIMI, in questa intervista, difende l’operato delle forze dell’ordine e afferma che le indagini hanno portato alla luce altre condotte illecite di queste persone: per qualcuno anche qualche sospetto di pedopronografia; per tutti il ritrovamento di altro materiale pirata in casa, tipo cd musicali copiati (chi è senza peccato scagli la prima pietra… neanche una vecchia compilation su cassettina??).
Tutto questo mentre fonti autorevoli affermano che il fenomeno della pirateria on-line non danneggi affatto il mercato discografico.
Io credo che la gdf potrebbe benissimo pescare a caso un nominativo di età inferiore ai 45 anni (tanto per dire un numero), e facendo una perquisizione a casa avrebbe il 99,9% delle probabilità di trovare qualcosa di pirata.
Per fortuna, ancora forse la copia per uso personale non è reato penale. Ma per quanto?

Il paradosso è che contemporaneamente si apre il dibattito sull’acquisto di musica on-line. Perchè paradosso? Qualche servizio è già disponibile anche in Italia, ma sono ancora piccole cose, il vero business, quello di Apple, è ancora lontano dall’Europa, e addirittura si vocifera che quando partirà, il servizio non sarà disponibile in Italia perchè la legislatura è troppo problematica per offrire servizi del genere.
No comment.
Ad oggi comunque, il servizio di acquisto di musica on-line in Italia è disponibile solo per piattaforma windows. E io trovo sia un serpente che si morde la coda.
Se una persona, con poche possiblità economiche, vuole fare tutto nella legalità e a poco prezzo non può. Installare un sistema operativo legale e gratuito (tipo Linux) e poi scaricare illegalmente la musica, o installare un sistema operativo costosissimo (tipo windows), o magari usando una copia pirata, e poi scaricare la musica legalmente a basso prezzo?
Il ministro Urbani dovrebbe preoccuparsi di diffondere la cultura, di cui fanno parte anche musica e film, e non certo di renderla ancora più esclusiva.