Bocciato il lodo Alfano

La bocciatura del lodo Alfano mi riaccende un minimo di speranza per questo Paese che, altrimenti, mi sembrava ormai allo sfascio totale.

La cosa strana è che basta così poco: ci siamo abituati a tanti e tali continui avvenimenti alucinanti che ci stupiamo di un gruppo di giudici che fa il proprio lavoro senza farsi condizionare dalle minacce di dimissioni e altre varie roboanti conseguenze.

La Daddario ad Annozero

Torno a scrivere su questo spazio dopo quasi un mese di inattività, durante il quale mi sono successe un’infinità di cose, con un post molto simile al precedente: due pensieri su Berlusconi e la Daddario, in particolare per la
sua presenza ad Annozero di ieri sera.

Il primo pensiero è che tutti i giornali e le televisioni del mondo, compresa la RAI, parlarono della storia di Bill Clinton e del sesso orale (e gratuito) nella camera ovale. Perché ora non dovrebbero parlare del sesso vero (e a pagamento, anche se pagato pare da altri) di Berlusconi a palazzo Grazioli e/o villa Certosa? Perché deve essere considerato gossip e non una notizia che gli Italiani hanno il diritto di sapere?

Il secondo pensiero riguarda chi dice che nel servizio pubblico non dovrebbe esserci spazio per certe frivolezze. Il fatto che non siano frivolezze è già stato discusso poche righe sopra, ma, anche ammettendo che lo siano, non capisco perché nessuno dice
nulla, ad esempio, di frivolezze come L’Isola dei Famosi o X-Factor.

Il clima da censura è evidente, palpabile e scandaloso, pensando anche alla questione Dandini.
E io che rivorrei Luttazzi in televisione…

Responsabilità penali per Berlusconi

Una delle notizie di oggi è che Berlusconi non avrebbe responsabilità penali nella questione legata a Tarantini e alle escort (leggasi prostitute), almeno stando alle dichiarazioni rese da Tarantini stesso, che afferma di aver presentato le ragazze a Berlusconi come sue amiche.

Ho due riflessioni.

La prima è che, mi par di capire, le non responsabilità penali di Berlusconi deriverebbero dal fatto di non aver pagato per quelle ragazze, cioè di essere effettivamente solo il famoso “utilizzatore finale”. Non sono sicuro di aver capito bene, ma, se è effettivamente così, mi pare ugualmente inaccettabile dal punto di vista politico, e non solo.

La seconda riflessione è che, se effettivamente le cose stanno come sopra ipotizzato, mi pare piuttosto improbabile che Berlusconi pensasse effettivamente che non ci fosse alcun tornaconto per le amiche offerte da Tarantini: non lo faccio così ingenuo.

Quindi, dal mio punto di vista, può anche essere che non ci siano responsabilità penali, ma questo non toglie nulla alla gravità degli eventi.

E in mezzo ci mettiamo D’Alema, che pare fosse anche lui in stretti rapporti con Tarantino. Vedremo anche in questo caso cosa dirà la magistratura in merito a questi rapporti.

Scosse in arrivo

Prima dell’estate si era parlato di “scosse” in arrivo che avrebbero toccato Berlusconi e tutti avevano pensato alle inchieste di Bari, cioè allo scandalo di Berlusconi “utilizzatore finale” di prostitute.
D’Alema, colui che per primo aveva parlato delle “scosse”, si era subito affrettato a dire che lui intendeva tutt’altro.

Recentemente ho poi sentito parlare di nuovo di queste “scosse”, associate alle procure e all’antimafia, ma ancora non avevo capito.

Ora Berlusconi sorprende tutti (come al solito) e anticipa lo scandalo parlando per primo di quelli che lui definisce i complotti delle procure per screditarlo e avvicinarlo all’ambiente mafioso. Ne parla Libero di oggi.

Staremo a vedere come va a finire. Anche Fini mostra ormai in modo evidbte tutta la sua insofferenza. Che sia la volta buona?

In difesa della libertà di stampa

Ecco l’appello di Franco Cordero, Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky pubblicato su questa pagina de La Repubblica e che invito tutti a firmare:

L’attacco a “Repubblica”, di cui la citazione in giudizio per diffamazione è solo l’ultimo episodio, è interpretabile soltanto come un tentativo di ridurre al silenzio la libera stampa, di anestetizzare l’opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni, in definitiva di fare del nostro Paese un’eccezione della democrazia. Le domande poste al Presidente del Consiglio sono domande vere, che hanno suscitato interesse non solo in Italia ma nella stampa di tutto il mondo. Se le si considera “retoriche”, perché suggerirebbero risposte non gradite a colui al quale sono rivolte, c’è un solo, facile, modo per smontarle: non tacitare chi le fa, ma rispondere.

Invece, si batte la strada dell’intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di “cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee”, come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell’informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso.

Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d’informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto.

Franco Cordero
Stefano Rodotà
Gustavo Zagrebelsky

Cosa significa “utilizzatore finale”?

Il riferimento, ovviamente, è alla vicenda della Procura di Bari nella quale si dovrà accertare se è vero che alcune ragazze sono state pagate per accompagnarsi a Berlusconi, e vari altri dettagli. L’avvocato di Belusconi l’ha difeso, sostenendo che non può aver fatto nulla di gravissimo perché, al limite, sarebbe stato “l’utilizzatore finale” (link).

Pensando attentamente a queste parole, ho trovato che in un italiano più semplice si dovrebbe dire soltanto puttaniere che, stando al De Mauro, significa precisamente:

uomo che frequenta abitualmente le prostitute

Siamo arrivati ad avere l’avvocato di Berlusconi che dà del puttaniere a Berlusconi stesso, senza vergognarsene. Grottesco, per non dire altro.

PS: oggi sono vestito di verde per solidarietà con l’Iran

PS2: questo post è reso possibile da iPhone 3.0 e relativo copia&incolla (finalmente)

Considerazioni sparse sulle elezioni

Giusto qualche pensiero in ordine sparso.

Da qualche parte, non ricordo dove, avevo letto di una metafora calcistica, che reinterpreto in questo modo: mi pare di essere la Juventus appena risalita dalla serie B, contenta di non limitarsi ad arrancare a metà classifica, ma lontana dalla vetta, e che gode se l’odiata Inter perde lo scudetto sbagliando un rigore all’ultima giornata. Per l’Inter è andata diversamente, ma il Papi ha effettivamente sbagliato il rigore decisivo!

Fantastico risultato della Serracchiani, che travolge l’insopportabile e impresentabile capo lista del PD nella mia circoscrizione (Berlinguer, colui che distrusse scuola e università), nonostante fosse appoggiata solo dal PD del Friuli Venezia Giulia e da internet, che per una volta si è dimostrata in grado di spostare consensi.

Significativo e quasi incredibile calo di consensi del PD a Ferrara, che va al ballottaggio alle provinciali e pare anche alle comunali. Ne sono felice: evidentemente anche i miei concittadini, notoriamente dotati di enorme inerzia elettorali, si sono decisi a contestare la pessima amministrazione degli ultimi 10 anni (giudizio evidentemente personale, ma inaspettatamente condiviso).

Ottima notizia il successo elettorale del Partito dei Pirati in Svezia. Ieri sera in televisione ho sentito dire che è il partito di quelli che vogliono l’abolizione del copyright: definizione aberrante. Per fortuna su Radio2 questa mattina il giornale radio si è espresso meglio dicendo che è il partito dei giovani che conoscono a fondo internet e vogliono il rispetto della privacy, l’abolizione dei brevetti sul software e la ridefinizione moderna del copyright: tutta un’altra musica.

Riporto anche alcuni commenti strappati su FriendFeed prima che arrivassero i risultati:

Io non voto Sinistra e Libertà, non voto Rifondazione e dio mi fulmini se voto IDV, ma considero il voto dato ai suddetti un modo per far capire al PD che va abbattuto e rifondato. Da zero. Per farlo diventare un partito che capisca che non si può supportare i Cofferati e lasciare quelli che hanno detto qualcosa di interessante a pietire 5.000 euro per i santini. – Gianluca Neri

comunque, se vogliamo continuare a giocare ne dico un’altra: perché deve lamentarsi più uno che non si sente rappresentato perché c’è lo sbarramento, di me che non mi sento rappresentato perché non c’è neanche il partito? – Luca Sofri

Disfattista illuso. Questa volta non potrai nemmeno fare la solita parte di quello che dice ve l’avevo detto. Lo sanno tutti. Quello che si decide è solo la granulometria della sabbia che useranno per foderare i nostri culi, prima dello sfondamento. – Matteo Bordone

PS: ma quanto lo voglio il nuovo MacBook Pro da 13”! Ora costa 1149 EUR, prima invece?

Il catto-comunista

Franceschini non rimane affatto zitto. Accusato da Berlusconi di essere un catto-comunista (e allora?), replica accusandolo di essere un clerico-fascista.

Finalmente qualcuno nel PD ha ricominciato a rispondere per le rime.

Non mi stupisce, invece, osservare che nelle prime pagine di oggi erano tutti sulle parole di Berlusconi e solo qualche sottotitolo riportava quelle di Franceschini. Che tristezza.

Capire la battuta di Berlusconi

Battuta Berlusconi

Come mostra il virgolettato in fotografia (via manteblog, via corriere.it), Berlusconi ha fatto un’altra delle sue battute.

Devo dire che, dopo il meraviglioso spettacolo di Luttazzi Venerdì sera a Bologna, ho una chiave di lettura in più che mi permette di provare a capirla.
Le ricorrenti battute di Berlusconi, infatti, secondo Luttazzi rientrano nella sua strategia comunicativa, che viene dagli USA e che è stata descritta nei dettagli durante lo spettacolo. Questa battuta, in particolare, mi pare assolva due compiti specifici: raccontare le debolezze del proprio personaggio per risultare simpatico, rubare la scena in ogni occasione.