Vasco in concerto

Per chi non l’avesse capito dal mio post precedente, ieri sera sono stato al concerto di Vasco all’Heineken Jammin’ Festival di Venezia.

Un concerto straordinario, che mette alle spalle i suoni degli ultimi dischi e torna con decisione a quelli più vecchi. Un netto cambio di rotta rispetto agli ultimi concerti che mi ha lasciato sorpreso e soddisfatto. Non ci sono state moltissime delle canzoni che negli ultimi anni erano diventati intoccabili, persino troppo.

Basti pensare che nella prima ora e 40 di concerto si sono sentite quasi solo canzoni degli album più vecchi (Gli Spari Sopra o precedenti) o dell’ultimissimo album, che comunque richiama fortissimamente i suoni del Vasco degli anni ’90.
Per intenderci, tra Nessun Pericolo per Te, Canzoni per Me, Stupido Hotel e Buoni o Cattivi ricordo di aver sentito solo Siamo Soli. Questa prima fase del concerto si è conclusa poi con la scena che ho sempre desiderato vedere: Diego che fa la presentazione della band sulle note di Siamo Solo Noi! Come ai vecchi tempi, come non ero mai riuscito a sentire proprio perché troppo “vecchi tempi” per me! Presentazione completa poi delle solite formule, compresa il “bellissimo e abbronzatissimo Maurizio Solieri” e il più recente “world, universe, infinity Steff Burns”!

Per me il concerto poteva anche essere finito, ero già soddisfatto. Dopo Vasco ha cantato qualche altro cavallo di battagli degli ultimi tempi, come Sally e Rewind, ma la prevalenza di canzoni vecchie e di canzoni dell’ultimo album è stata netta.

Durante i bis finali, poi, c’è stata un’idea che ho trovato bellissima. Tutti i musicisti e Vasco seduti su sedie al bordo del palco a simulare un ritrovo di amici intorno al fuoco. Chitarre acustiche, pubblico coinvolto su tutti i ritornelli e una serie di vecchi straordinari successi cantati così, come viene. Impagabile.

Dopo di questo, solo il tempo per il classico super finale: Vita Spericolata, Canzone (dedicata a Massimo Riva) e Albachiara.
Ci torno quando a Settembre viene a Bologna?