La CEI mi ha rotto le palle

Vignetta su CEI e Bagnasco
Oggi è giorno di outing. Chi mi conosce lo sa, ma su questo blog ho sempre cercato di evitare che si capisse perché, almeno in origine, questo blog era anonimo ed evitavo di scrivere cose che potessero ricondurre facilmente alla mia persona. Ora questo blog è sempre meno anonimo e svelo finalmente che sono un cattolico praticante; di più, sono un capo scout, vado a messa tutte le Domeniche e faccio proposte di catechesi ai giovani di cui sono educatore.

Questo preambolo, questo lato di me fino ad adesso attentamente celato ed ora svelato pubblicamente, solo per poter dare maggior peso alla seguente affermazione: anche i cattolici praticanti ne hanno le palle piene delle prese di posizione della CEI. o almeno alcuni cattolici praticanti. Chiaramente, in questa affermazione c’è tutta l’emotività e la rabbia del momento che giustifica, almeno in parte, il linguaggio. Lo ribadisco e mi rivolgo direttamente a voi (con la lettera minuscola), cari vescovi, mi avete rotto le palle.

Ma come vi permettete di dare indicazioni di voto a parlamentari eletti nel Parlamento di uno Stato laico (almeno fino ad ora)? Non ci si rende conto che significa tornare indietro di mille anni, pieno medioevo, e annullare tutto un percorso di storia costato sangue? A quei tempi, quando la Chiesa pretendeva e otteneva di poter controllare le leggi degli Stati, si bruciavano le streghe in nome della religione, lo ricordate? Oggi, gli Stati dove le leggi sono decise su base religiosa non sono, spesso, ottimi esempi di civiltà: a quando la prossima lapidazione? Forse, ad essere sinceri, basta andare indietro anche solo fino al dopoguerra per ritrovare, in Italia, situazioni simili, e questo mette ancora più tristezza.

Ora, potrei entrare più nello specifico e spiegare perché ritengo che opporsi ai DiCo sia assurdo per un Cattolico, che un Cattolico (ribadisco la lettera maiuscola, alla faccia dei vescovi che continuano ad essere minuscoli) e un Cristiano in generale, proprio in nome di Cristo e dell’amore che ci ha insegnato, non può che desiderare che vengano riconosciuti certi diritti, ma non lo farò in questo post; mi riservo di farlo in futuro.
Questo post, invece, era solo per dire: fatevi gli affari vostri. Gli affari vostri sono le coscienze, educare ai valori, insegnare l’amore di Cristo, combattere contro le situazioni di povertà, miseria, malattia, emarginazione sociale, vicine e lontane, annunciare il Vangelo. Molti membri della Chiesa lo fanno, giorno dopo giorno, silenziosamente; forse è il caso di alzare la voce, per evitare che la voce di qualcuno oscuri l’operato di molti.

Non può essere un caso che questa attenzione alla politica giunga proprio adesso, in questo specifico momento politico; chi ha emesso quella nota non può barricarsi dietro un “ci richiamiamo solo ai valori delle persone” facendo finta di non capire le conseguenze politiche, conseguenze che sono la possibile caduta del Governo e la formazione del nuovo, vecchio, enorme, corrotto, schifoso, partito di centro, l’asso pigliatutto, il male peggiore che possa capitare alla povera Italia. Proprio quello che desidera ottenere la CEI.

CEI, mi hai rotto le palle.

cliccando sulla vignetta, oltre a poterla vedere ingrandita, si arriva ad un post di Mauro Biani che contiene tanti link a spunti più che interessanti
[tags]CEI, nota, DiCo[/tags]

17 Risposte a “La CEI mi ha rotto le palle”

  1. actaris, non hai idea di quello che ho già scritto via mail, chiedendo un confronto che ancora non c’è stato

  2. propongo il Vaticano itinerante, ogni anno cambia stato così che rompano le palle equamente a tutti i concittadini del mondo.

  3. Caro Settolo,
    come forse sai, anch’io sono stato scout nell’agesci fino al 2001. Dai lupetti nel 1976, tutta la “trafila” fino a ricoprire incarichi come capo gruppo, responsabile di zona e incaricato al metodo (imie) della regione Lazio (fino, appunto, al 2001). Mio cognato (ancora in Coca, attualmente capo gruppo e capo clan)mi ha segnalato la adesione dei presidenti del comitato nazionale dell’agesci al manifesto del family day. Assai contrariato, per ora non aggiungo altro, riservandomi di scrivere una lettera ai suddetti presidenti (ora in veste di ex scout, ma soprattutto di padre che potrebbe essere in procinto di segnare i figli agli scout) e magari di farne un post.
    A bientot,
    Mauro

  4. Caro Mauro,
    ho visto anche io che l’Agesci ha aderito al family day. Se ne sta parlando (io sto spargendo veleno a volontà) anche sul forum dell’agesci (per accedere occorre registrarsi). Qui il comunicato dei presidenti: http://www.agesci.org/index.php?art=2007030012
    Qui una lettera di Capo Scout e Capo Guida che condivido di più: http://www.agesci.org/index.php?art=2007030015
    Io ho lanciato il sasso in co.ca. e vediamo se i capi gruppo si decidono a metterlo all’odg di una qualche riunione.

  5. Ciao Settolo,
    ti ho letto per caso girovagando nel sito del mitico Mauro Biani.
    Sono anche io un capo scout in Agesci, siccome il disappunto che leggo è condiviso…credo sia il momento di farci sentire…
    All’ultima assemblea regionale della Toscana una delle mozioni fatte era per portare in COnsiglio Generale una riflessione sul Family Day e sull’adesione della nostra associazione a questo evento, purtroppo non è passata…per i troppi astenuti.
    Se scrivi qualcosa per favore fammelo avere e vediamo se, coinvolgendo più persone, si riesce a far sentire la nostra voce.
    Lo stesso se non ti scoccia farò io.
    Grazie
    cosimo

  6. Cari tutti, sono anch’io capo scout. Capogruppo da secoli, comitato, ROSS… resisto, ma non so per quanto. Mauro, se hai intenzione di scrivere, e so che molti altri si muovono, non potremmo pensare ad una lettera multifirma? Noi pensavamo di scriverne una di Co.Ca.

  7. Ti ho letto navigando in rete intorno al family day. Ho 41 anni ex capo scout per molti anni, padre di due figli ed impegnato, per quel che ancora è permesso a noi “eretici” nella nostra Chiesa. Penso veramente che sia arrivata l’ora di tornare a farsi sentire, di far rinascere il dibattito nelle nostre comunità, di non stare in silenzio quando non si è d’accordo. Per dirla tutta: che sia il mio vescovo a cacciarmi: io da solo non me ne vado di certo!!! Non arrendiamoci mai e non vergogniamoci di dire la nostra. Questa Chiesa ha proprio bisogno di noi!!!
    Insomma, troviamo il modo di non sentirci soli!

  8. … a me invece hai [bip] e [bip] come te che fanno i farisei pronti a lanciare sassi. se ti è rimaso un po’ di cervello e non ti si è annacquato con [bip], magari [bip], dimmi se c’è qualcuno in questa democrazia di [bip] che non ha il diritto di dire la sua?
    la forza è nelle idee non nel tono (come quello che ho usato io).
    Ciao akela o baghera o quel cavolo che sei…

    [Ho eliminato almeno le volgarità peggiori da questo commento. Le volgarità non sono ammesse su questo blog. NdSettolo]

  9. Caro “capi scout” dell’AGESCI,
    Anch’io sono stato un Capo nell’Associazione Guide e Scout Cappolici Italiani (AGESCI) e ho il diritto di criticare voi e tutti quelli che come voi criticano la gerarchia cattolica per le sue prese di posizione rispetto la condotta dei credenti. Questo é il dovere della Chiesa, indicare al suo popolo la giusta via per essere Cristiani. Essere Cattolici é una scelta, come essere Scout. Ma se uno scout non si comporta bene tu Capo lo rimproveri, lo correggi, lo aiuti a migliorare e a crescere, la “giudichi” prima di dare o no la Partenza. Il Rover accetta o no. Anche la chiesa indica la strada che i Cattolici devono seguire. Chi non vuole seguirle non é Cattolico ed é Fuori dalla Chiesa. Fuori momentaneamente se poi si ravvede o fuori definitivamente se mantiene le posizioni di critica e contestazione del Ministero Petrino.
    L’AGESCI é una ass. Cattolica e come tale deve seguire il Magistero, stimolarlo con critiche, ma non contestarlo. Tu settolo dici che dalle Email elimini le volgaritá, ma credo che per primo devi cercare di eliminare anche altre prese di posizioni. Spero che il tuo sito non venga letto dai tuoi ragazzi, perché credo che non riuscirebbero a capire la tua coerenza. Non critico di certo le tue prese di posizione ma voglio darti un consiglio per oggi e per il futuro.
    Tutte le volte cge ti imbatti in qualche argomento”spinoso” per il tuo vedere la vita, informati prima il perché questo o quello si esprimono cosí, valuta bene il loro modo di persare, la loro storia; poi critica (é tuo diritto, ma sopratutto é tuo dovere). Quante volte io ho pagato in associazione perché Cattolico, Cattolico in una associazione Cattolica, ma gestita da persone, da capi (oggi quadri), che sbefeggiavano il loro vescovo, il loro parroco, …..che tristezza.
    Buona Strada FF

  10. @Fabris Fabrizio:
    Guarda, tu hai il diritto di criticare chi vuoi, ma sappi che io non giudico nessuno (tantomeno i miei rover e scolte che sanno qual è la proposta, il mio ruolo è solo di annunciarla e aiutarli a capire).
    Aggiungo poi che la Chiesa non ha solo il diritto, ma il dovere di tracciare una strada e presentarla ai fedeli, ha il dovere di annunciare i valori ed esserne testimone, garante.
    Ma NON ha il diritto di dire “per ottenere questi valori, il parlamentare DEVE fare così”. Il parlamentare, così come ciascuno di noi, ci pensa con la sua testa, altrimenti andiamo tutti in un bello stato fondamentalista, ce ne sono in quantità, basta scegliere.

    Poi, non mi sembra il caso di discutere lungamente qui di cosa è o non è l’Agesci. Ci sono 8 pagine sul forum ufficiale dell’Agesci (a questo link, leggibile previa registrazione e per una finestra di tempo limitata) su questo preciso argomento, e tante altre su argomenti correlati, che dimostrano come le posizioni non siano affatto cristalizzate e definitive; non credo di poterle riportare tutte qua.
    Basti solo dire che il tuo presupposto è sbagliato, in quanto l’Agesci non è una associazione CATTOLICA, ma DI CATTOLICI, e la differenza non è di poco conto. Aggiungo poi che l’Agesci nasce in un particolare momento storico anche con l’intento di mostrare alla società che può esistere un cattolico impegnato nel sociale che non è un “lobotomizzato” che vota quello che dice il parroco locale.

    L’argomento è molto, molto più complesso di quello che tu lasci intendere. Se vai sul sito ufficiale Agesci (www.agesci.org), troverai due documenti ufficiali sul Family Day che sono profondamente diversi (ad una lettura attenta) l’uno dall’altro, a ulteriore dimostrazione che nulla è scontato. Ancora, l’Agesci non è tra le firmatarie del documento sul Family Day, ma ha aderito (con diversi distinguo) solo successivamente, per vari motivi.

  11. La penso esattamente come te, ma la mia CoCa è un tantino lontana dal mio pensiero: ogni catechesi sull’Istituzione-Chiesa scatena il putiferio.
    Grazie a Dio, non sono la sola…
    Buona caccia.

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