Costituzione, pubblicità del No e coerenza

Riassumendo gli eventi degli ultimi giorni, ricordo che lo spot trasmesso da Mediaset è stato giudicato una informazione non corretta e ne è stata imposta la cancellazione. Il motivo è che quello spot metteva in evidenza solo un aspetto della riforma costituzionale, un aspetto su cui è difficile non concordare, ma che costituisce solo una parte minuscola dei cambiamenti contenuti nella riforma. Ne parla, tra gli altri, Sartori nell’articolo già segnalato altre due volte su questo Blog.

In pratica, lo spot mostrava la riduzione di senatori e deputati (che peraltro avverrà solo dal 2016, ammesso che vincano i Sì) associandola ad una riduzione dei costi. Doppia manipolazione dell’informazione, dunque: mostrare solo una parte del problema, mostrare una associazione di idee tutta da dimostrare.

Il fatto è che lo stesso tipo di disinformazione, come mostra la foto in cima al post, è stata fatta nei manifesti elettorali. In quello che ho riportato, si mostra soltanto la riduzione di senatori e deputati e, inaccettabile, non c’è la firma. Non si conosce chi è l’autore della comunicazione.

E’ un caso unico, tutti gli altri manifesti sono, ovviamente, perfettamente identificabili.

Credo che questo dimostri una cosa molto semplice. Persino chi ha ideato quel messaggio se ne vergogna, sa che è un messaggio falso e tendenzioso, un messaggio che non avrebbe dovuto essere esposto. Tanto che non ha voluto firmarlo.

Questa coalizione, che ora fortunatamente è opposizione, non ha dignità. Pur sapendo delle mostruosità che fa, non si vergogna minimamente a continuare a farle.

Allora, per chi non lo sapesse, il Referendum sulla riforma della Costituzione chiama in causa tanti aspetti in grado di incidere sulla nostra vita moltissimo, forse di più del risultato delle ultime elezioni politiche. Si parla di togliere poteri al Presidente della Repubblica e alle Camere, dando quasi tutto in mano ad un Presidente del Consiglio eletto direttamente. E’ un’autentica rivoluzione della quale nessuno parla, giusta o sbagliata che sia. Il fatto che nessuno ne parli è assolutamente preoccupante, io sono seriamente preoccupato di possibili derive autoritarie.

Spero che in molti vadano a votare, ma senza farsi influenzare dal fumo negli occhi che qualcuno ha saputo spargere.

Una risposta a “Costituzione, pubblicità del No e coerenza”

  1. io non capisco: chi davvero può essere d’accordo nel modificare tutti e 55 gli articoli della costituzione menzionati nel referendum. Chi vota sì vota epr partito preso o perché non sa che c’è in gioco tutta quella mole di cambiamenti e, porbabilmente, conosce solo quelli che gli ha fatto vedere mediaset…

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