Voglia di casa

Grazie perche’ domani torno finalmente a casa. Grazie a chi non so, ma avevo bisogno di ringraziare.
Qui, l’unica cosa che sto veramente facendo, e’ solo cercare il modo di far passare il tempo. Avrei anche qualcosa di piu’ da fare per il lavoro, ma quando entri in quel turbine di negativita’, ti ritrovi a fare il meno possibile.
Ti ritrovi a non aver voglia neppure di cercarti un lavoro diverso.
Non e’ facile stare tutto il giorno da soli in una casa di 54 stanze, di cui alcune occupate da Lady Lavander, il fantasma, senza altra compagnia che qualche email, qualche telefonata.
Potrei fare di piu’, ma comporterebbe un investimento di denaro mio, di tempo, comporterebbe decidere di continuare cosi’, comporterebbe prendere decisioni in modo autonomo che non sono autorizzato a prendere e, quindi, aspetto. Aspetto istruzioni che non arrivano, e intanto il tempo passa.

Ogni tanto, leggo qualcosa. Con questo post di IRI, ad esempio, mi e’ sembrato di essere lo spettatore in un teatro, di uno spettacolo in parte gia’ visto, reinterpretato.

Una risposta a “Voglia di casa”

  1. “cercare un modo di far passare il tempo”.. “turbine di negatività” e “non aver voglia”. non abbiamo idea di cosa ci succeda eppure succede, a volte diamo una sterzata decisa e ci rimettiamo in carreggiata, altre volte ci lasciamo andare. la seconda alternativa è spesso la tentazione più forte, ma per ora l’istinto di sopravvivenza prevale. è che piuttosto che ammettere un fallimento mi farei lapidare. o dilapidare?

I commenti sono chiusi.