Prevedibilità dei terremoti

Terremoto in Abruzzo

Riguardo alla polemica, tutta italiana, sulla inascoltata previsione del terremoto, la penso in buona parte come Attimo, e cioè che una previsione che dovrebbe portare ad evacuare un paio di regioni per un paio di mesi è sostanzialmente inutile, soprattutto se viene addirittura ritrattata poco prima che si avveri.

D’altra parte, il sig. Giuliani, quello che ha fatto la previsione, non è un sismologo, ma un tecnico di laboratorio che lavora in un laboratorio per la ricerca dei neutrini, come ben spiegato qua. Questo non vuol dire che non possa fare scoperte interessanti nel campo della sismologia, ma semplicemente che sbaglia chi scrive notizie dicendo che è un sismologo.

La previsione, inoltre, era sbagliata di una settimana e di circa 60 km. Se l’avessero ascoltata, avrebbero forse evacuato Sulmona portando molte persone a L’Aquila e ci sarebbero stati molti più morti.

In tutto questo, Beppe Grillo scrive un post a mio avviso scandaloso nel quale difende Giuliani e si chiede “chi denuncierà Bertolaso per procurati morti?”. Questa polemica in questo momento mi infastidisce.

In tutto questo, l’unica cosa da fare secondo me è rimanere in silenzio per rispetto dei morti e rimboccarsi le mani per aiutare a superare l’emergenza e ripartire.

8 Risposte a “Prevedibilità dei terremoti”

  1. Bellissimo post!
    c’è sempre e ci sarà tempo per capire se si poteva o meno fare qualcosa per evitare in parte l’accaduto, e per far rimbalzare la colpa di quà e di là. Però gli ospedali ed i principali uffici pubblici dovrebbero essere antisismici (invece di tagliare i fondi ai centri di sismologia), e mettere le segnaletica della protezione civile per i punti di raccolta ecc ecc… come ho letto in un articolo del Sole24ore.
    Sicuramente ora quello che serve è darsi da fare e stare uniti (come sta avvenendo)per poter affrontare al meglio e con efficienza ed efficacia la situazione critica. Forse è in queste occasioni che si vede la “coesione sociale”

  2. concordo con il commento di Fernando, sul blog di Francesco Costa.
    Lo riporto per intero:
    LA ZONA ABRUZZESE ERA DA GIORNI PERVASA DA SCOSSE DI VARIA INTENSITA’ E, AL DI LA’ DELLA VERIDICITA’ O MENO DELLE NOTIZIE DATE DAL SIG. GIULIANI, SI POTEVA METTERSI ALL’ERTA ED INTERVENIRE NELLA PREVENZIONE ALMENO SUI VECCHI EDIFICI E CASE COSTRUITE SENZA LA NORMATIVA ANTISISMICA.
    IN ITALIA ANCHE DOPO I TERREMOTI DELL’IRPINIA E DI S.GIULIANO DI PUGLIA NESSUNA ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E’ STATA ADOTTATA. NEANCHE I MORTI MUOVONO LE COSCIENZE DEI POLITICI. FORSE QUALCOSA SI SAREBBE FATTO SE I MORTI FOSSERO APPARTENUTI A LORO.
    I NOSTRI SCIENZIATI HANNO DETTO CHE SE L’INTENSITA’ DEL TERREMOTO DELL’AQUILA SI FOSSE VERIFICATA IN GIAPPONE O A LOS ANGELES NON SAREBBE CROLLATA NEANCHE UNA CASA. ALLORA, CONSIDERATO CHE QUASI TUTTA L’ITALIA E’ A FORTE RISCHIO SISMICO, PERCHE’ NON SI INTERVIENE COME IN QUEI PAESI?? SI PREFERISCE SPENDERE MILIARDI SULLA CREAZIONE DI VARI ENTI INUTILI DIRETTI DA PERSONE AGGANCIATE AI CARRI POLITICI, CON LAUTI ONORARI, CHE NON PRODUCONO RISULTATI POSITIVI PER EVITARE QUESTE CATASTROFI.
    ADESSO I POLITICI SONO PRESENTI NEI LUOGHI DELLA SCIAGURA, FANNO PROMESSE, STANZIANO SOLDI, CHIEDONO AIUTI ALL’EUROPA; DOPO, PASSATO IL PERIODO NERO, TUTTO SARA’ DIMENTICATO, SI TORNERA’ COME PRIMA IN ATTESA DI ALTRE CATASTROFI E DI ALTRI MORTI.

  3. HO LETTO CHE L’AGESCI HA DATO L’OK AI CAPI SCOUT PER ANDARE A DARE UNA MANO…Non per fare polemica, non mi si addice, ma siete ancora qui?? Effettivamente in parrocchia si sta meglio.

    A parte questa considerazione,se qualcuno che legge è un po’ introdotto e sa di iniziative di raccolta viveri, vestiti, coperte e simili a Bologna può dire qualcosa?
    F.to un’abruzzese “tosta”

  4. non per fare polemica??? non ho parole…

    cmq, per l’Agesci gli aiuti sono coordinati da una precisa organizzazione. Si deve dare la disponibilità al responsabile della protezione civile di zona, che è in contatto col responsabile regionale e nazionale. Sono loro che organizzano le squadre di intervento, assegnano gli incarichi e stabiliscono il periodo di intervento in modo da evitare che oggi ci siano 5000 persone e tra 3 settimane solo 100.
    Ovviamente essere in tanti senza sapere cosa fare è solo dannoso.

    Di solito l’Agesci viene attivata e utilizzata in seguito, quando c’è da gestire i campi, non quando c’è da montarli o fare interventi di primo soccorso (dato che per quello servono competenze specifiche e, quindi, tendenzialmente vigili del fuoco, volontari della croce rossa, etc.). In questo caso siamo stati attivati da subito e so di molti che hanno già dato la disponibilità. Io in questo momento non lo posso fare perché sono a casa con la febbre. Vedremo nei prossimi giorni se ce ne sarà bisogno.

    A Bologna, sono venuto a conoscenza solo di una raccolta di viveri organizzata da Casapound (estrema destra) a Piazza di Porta Castiglione, 12. “Un po’” troppo politicizzata, secondo me, e infatti è anche scomparsa dall’elenco aggiornato delle varie iniziative in corso, che è qui:
    http://canali.kataweb.it/kataweb-consumi/2009/04/06/terremoto-in-abruzzo-solidarieta-e-aiuti/
    Quella è la pagina da consultare se si vuole fare qualcosa, e da lì si può scegliere cosa fare.

    Ultima nota: mi hanno detto (non so se è ancora vero) che la protezione civile accetta anche nuovi volontari; per dare la disponibilità direttamente alla protezione civile nazionale: 06/68201

  5. Giusto qualche altra nota di chiarimento sugli scout (Agesci):

    non è l’Agesci che dà l’OK ai capi per andare. L’Agesci è SEMPRE, per statuto, un’associazione che fa parte della EPC (emergenza e protezione civile) e viene attivata dalla EPC quando c’è bisogno.
    Se succede, l’associazione smette di essere a scopo educativo e diventa a scopo di servizio e tutti i capi dell’Agesci sono considerati volontari.
    L’EPC nazionale ha varie associazioni alle quali può chiedere di intervenire e decide a chi rivolgersi in base alle necessità. Come dicevo prima, di solito l’Agesci è attivata per gestire campi di accoglienza (lo ha fatto anche in Albania, tanto per dire) e dopo un po’ dall’evento, perché i suoi volontari non hanno in generale competenze specifiche di primo intervento (a parte quelli che si occupano sempre di EPC come attività in Agesci e che probabilmente sono già sul posto) e perché può garantire un impegno continuativo nel tempo.
    In questo caso, siamo stati attivati subito, ma l’intervento sarà ovviamente coordinato a livello nazionale in base alle effettive esigenze.

  6. E siccome sono permaloso e, lo ammetto, me la sono presa, questa è la pagina del settore EPC dell’Agesci, che riporta la situazione aggiornata:
    http://www.agesci.org/settori/epc/
    Si dice che ci sono già 100 capi sul posto, altri 250 pronti a partire a breve e tutti i turni richiesti dalla EPC nazionale coperti fino al 18 Aprile (solo con le prime disponbilità arrivate fino ad ora, ma ne arriveranno altre).
    Bertolaso ha detto che attualmente non serve più assolutamente nessuno sul posto, dato che c’è 1 soccorritore ogni 2 abitanti:
    http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/cronaca/terremoto-nord-roma-1/volontari-soccorso/volontari-soccorso.html
    Serve organizzarsi per i giorni che verranno.

  7. Bravo Sergio…
    concordo, perchè i giorni critici non saranno solo queste prime settimane, ma tutta l’estate perchp le case e i container non li metti su da un giorno all’altro, di lavoro c’è nè sara tanto ma veramente tanto… quindi per le route di ste estate credo c sia l’occasione per andare a fare tanto servizio, dall’occuparsi degli anziani a quello di sposatare delle macerie ecc ecc…
    è inutile che tt accorrino ora per poi fra 2 mesi dimenticarsi di quello che è sucesso… le risorse sono tante è giusto spalmarle
    -Tom-

  8. Il fulcro centrale di quello che volevo dire è che visto che ci sono tante persone che leggono qui e che tu sei scout, quindi più introdotto in certi ambienti “socialmente utili”, avreste potuto dare più notizie su come muoversi per aiutare e donare. Permaloso è un eufemismo.

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