Grazie a Mauro Biani per questa vignetta, che ho tenuto in evidenza da quando è stata pubblicata e che oggi condivido.
Grazie a Daniele Luttazzi perché nel suo blog ci ricorda cosa sia la pietà cristiana, riportando le parole di quello che oggi è Papa e che in tempi non sospetti ha parlato con grande equilibrio e in modo molto diverso da oggi, purtroppo.
Mentre ascolto Annozero in televisione, e un Formigoni personalmente inascoltabile, questo aiuta a riportare un po’ di equilibrio:
“L’interruzione di procedure mediche dolorose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti può essere legittima. Si rinuncia all’accanimento terapeutico.
Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire.Le decisioni spettano al paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o altrimenti a coloro che ne hanno legalmente diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.”
Cardinal Joseph Ratzinger, catechismo della Chiesa cattolica, 1994, par. 2278.
Le roi est mort. Vive le roi!
Aspetto di leggere il testo del decreto che stanno assemblando. Di sicuro mi prendero’ il disturbo, ogni volta che vedro’ un essere umano infilato a meta’ nel cassonetto posto davanti al supermecato vicino a casa, di denunciare il governo di mancata applicata della legge che andra’ a varare, ovvero, tutti hanno diritto a non morire di fame e di sete.
Tina
Mi sembra che tra accanimento terapeutico ed eutanasia (anche se chiamare eutanasia – dolce morte – la morte per fame e sete mi sembra un controsenso) ci sia un po’ di differenza. In questo caso il sig. Englaro ha voluto far morire sua figlia, che viveva in stato vegetativo – che non centra nulla con elettroencefalogramma piatto – e che non era attaccata a nessuna macchina – non c’era da staccare nessuna spina. In effetti più che eutanasia mi è sembrata una pena di morte. Ma forse sarebbe stato meglio per lei, visto che nessuno può dire quale fosse il suo stato di coscenza e quanto abbia veramente sofferto, un colpo di pistola alla nuca piuttosto che l’agonia della fame e sete. Ma, già… era morta tanti anni fa…
Sul fatto che non fosse attaccata a nessuna macchina avrei un po’ da ridire…