Extracomunitari calabresi

Si sa, quando si racconta la storia raccontata da un amico, raccontata a sua volta da un amico, si può commettere qualche errore. Una storia di prima mano è sempre meglio, ma questa mi è stata raccontata con la richiesta specifica di parlarne nel blog. Quindi…

Questo personaggio, che chiameremo Piero ma di cui non so il nome, vive a Bologna nello stesso appartamento di un mio amico. Piero viene dalla Calabria ed è qui per studiare, come molti altri a Bologna.
In motorino per i viali, viene fermato da una pattuglia di Carabinieri, e fin qui niente di strano.
Al momento del controllo, manca qualche documento, scatta la multa e l’obbligo di presentarsi in caserma per mostrare i documenti mancanti, e fin qui niente di strano.
Peccato però che uno della pattuglia dica la frase che mi è stata riportata in questo modo: “stia attento che la rispediamo da dove è venuto”.

Non voglio commentare, solo raccontare una storia. Una triste storia di razzismo contro i meridionali, razzismo che credevo ormai estinto e che invece si ripresenta, proprio in una città aperta (così sembrava) come Bologna.
Probabilmente era un clandestino senza permesso e volevano rimandarlo nel suo paese, fuori dall’Europa, la Calabria.

7 Risposte a “Extracomunitari calabresi”

  1. Bah, mi sembra più l’espressione ignorante di un povero sottoposto dell’Arma. Non darei gran peso, sembra più un intercalare.
    Molto peggio quando, come è successo a me più volte, ti fanno l’esame farlocco senza testimoni all’uni, bocciando col contorno di quella frase, ed anche di più.

  2. @kekule: certo ci sono fatti più gravi, e tu hai ragione. Però ognuno racconta quello che sente o quello che gli capita. A me ha fatto strano sentire una cosa del genere, perché non ci sono proprio abituato (nè a subire discriminazioni, nè ad esserne testimone).
    Bene o male, l’Arma ci rappresenta (anche nel mondo e nei paesi in guerra) molto di più dell’università.

  3. Quello che mi meraviglia è che tale Piero abbia incontrato uno dei pochi Carabinieri che non provenga dalle terre del Sud, visto che è proprio di là che vengono la maggior parte degli arruolati nell’Arma (e i dialetti lo confermano).
    E comunque Bologna (città aperta solo per alcuni aspetti) è anche una città in cui si fa discriminazione per la provenienza nell’affittare una casa a studenti.

  4. volevo scrivere la stessa cosa di antonio:)
    cmq, non è che piero ha risposto loro in dialetto? no perchè anch’io se parlo in veneto mi prendono per slavo 🙂

  5. Faccio l università a Bologna e adoro questa città. Io penso che il carabiniere possa non aver intuito dal modo in cui Piero pronunciava le parole che questi era nativo Italiano. A Bologna ci sono tantissimi immigrati dalle provenienze più varie , può essere che abbia pensato fosse Albanese , o Rumeno , o Turco , eccetera…
    Nella facoltà che frequento ci sono tante persone che vengono dal sud Italia e nessuna di queste ha mai avuto problemi simili.

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