Di Soru e PD

La prima cosa che mi aveva colpito dei dati delle elezioni sarde, quando ancora c’erano poche centinaia di sezioni scrutinate e il risultato era ancora in bilico, è stato il “voto disgiunto”, cioè il fatto che in molti avevano votato Soru, ma si erano rifiutati di votare uno dei partiti che lo sosteneva.
Oggi leggo su Repubblica che lo scarto tra i voti a Soru e i voti ai partiti della coalizione sarebbe addirittura del 5%. Un dato che mi sembra enorme.

In sostanza, il personaggio Soru non ne esce poi così male. Chi ne esce veramente a pezzi, e c’era da aspettarselo, è il PD.
Non dirò nulla sulle dimissioni di Veltroni, perché non so veramente cosa dire. Per ora.

PD allo sbando

pd

Una sintesi interessante della terribile (per il Partito Democratico) giornata di ieri sta, secondo me, in questo resoconto di Luca Sofri e nel come la mozione sua e di altri sia stata respinta.

Interessante anche questo spunto del Mantellini sul perché trasmettere il tutto in diretta su Internet sia stata una pessima idea.

Mi chiedo che cosa passi per le loro teste. Se continua così, tracollo in Abruzzo sarà stato solo l’inizio.

L’arresto di Del Turco

Del Turco e  parte dei suoi uomini al governo della regione Abruzzo sono stati arrestati. La notizia è ovunque (es: La Repubblica).

Il fatto che Berlusconi critichi la magistratura anche ora che attacca politici di Sinistra (del PD, nello specifico) non è un buon segno e non lo deve certo far apparire nel giusto.

Non mi pare un buon segno neppure il fatto che Veltroni parli di “piena fiducia nella magistratura”. Dopo una campagna elettorale nel segno della “purezza” dei candidati, ora servono prese di posizione più forti. Serve dire chiaro che i corrotti devono stare fuori dal PD, ed agire di conseguenza. Serve dire che anche i sospetti corrotti devono stare fuori dal PD: potranno poi riprendere la loro carriera politica quando i processi saranno finiti; io preferisco votare qualcuno che non ha processi gravi in corso, grazie.

Capisco la volontà di essere, o almeno di sembrare, un partito capace di governare e non solo un insieme di persone rissose. Tuttavia, non capisco proprio questa indifferenza al sentire della gente che è disgustata da quello che sta succedendo. Mi riferisco alla polemica tra Di Pietro e Veltroni.
Veltroni, fa’ qualcosa di sinistra!

Aggiungo, poi, l’osservazione che anche questa volta le prove sono costituite anche dalle intercettazioni, che qualcuno vuole abolire.

La campagna elettorale

Di questa campagna elettorale percepisco molto chiaramente una cosa che è una grande novità rispetto al passato: Berlusconi insegue e deve in continuazione parare il colpo.
In passato, invece, avveniva sempre il contrario.

E’ cosi dall’inizio: Veltroni annuncia di correre da solo, Berlusconi para il colpo ritirando fuori il partito del popolo delle libertà, che era morto e sepolto da tempo.
Poi, Veltroni presenta un programma semplice, chiaro e in pochi punti e Berlusconi subito a dire che è stato copiato e a doversi inventare qualcosa di nuovo per differenziarsi.
Più recentemente, Veltroni annuncia che non saranno candidate persone condannate o con procedimenti penali in corso e Berlusconi (tramite Bondi, ché se lo diceva lui era veramente troppo) subito a dire che anche loro sono bravi e belli e faranno così anche loro, tranne che per chi ha già subito condanne di carattere politico (non voglio commentare questa precisazione, sarebbe troppo facile).

Credo ci siano anche innumerevoli altri esempi.

Mi chiedo solo se il PD riuscirà davvero a continuare così fino alle elezioni, facendo qualche annuncio nuovo ogni giorno.
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