Iran, 20 giugno 2009
Ieri non ho avuto nulla da fare tutto il giorno e mi sono dedicato a seguire le vicende in Iran tramite Twitter e il relativo hashcode #iranelection. Se qualcuno vuole avere indicazioni su fonti che sembrano effettivamente essere di origine iraniana o, almeno, affidabili, può cercare tra le persone che seguo dal mio accout su Twitter: l’account è lì dal 2007, ma tutta l’attività è degli ultimi giorni.
Non riesco a capacitarmi della pochezza dell’informazione italiana, che si limita a volte a dare le informazioni passate dagli organi di regime, come: la bomba al mausoleo (nessuna immagina è stata mostrata, solo una finestra rotta), il fatto che hanno ucciso pochi “terroristi”, l’inconsistenza delle manifestazioni, etc.
La verità è ben diversa e, fortunatamente, altri all’estero fanno un lavoro migliore. Cito, ad esempio, questi link:
- huffingtonpost una cronaca esauriente ed in tempo reale, corredata di foto, video e commenti
- guardian un’altra ottima cronaca in tempo reale
- shooresh1917.blogspot.com liveblogging della rivolta, forse direttamente dall’Iran
- greenbreif riassunto della giornata (ogni giorno sul forum c’è il relativo riassunto)
- greenrevolutioniran.blogspot.com raccolta di video della “rivolta verde”
- daylife foto varie, di livello professionale, degli scontri in Iran
- twitpic/madyar foto varie, amatoriali, degli scontri in Iran
Ieri è stata una giornata bruttissima. Il giorno precedente il Leader Supremo (già il nome…), Khamenei, aveva annunciato che non sarebbero stata tollerate altre marce e aveva autorizzato (anzi, ordinato) l’uso della forza. Incidentalmente, faccio notare che Ahmadinejad, quello che è stato riconfermato alla guida del paese con le elezioni tanto contestate, da tempo non dice una parola e non si fa vedere.
Ieri molti Iraniani sono scesi ugualmente in piazza, trovandola piena di polizia, dei corpi speciali a servizio del Leader Supremo (IRG o IRGC) e delle milizie private, analoghe alle nostre squadre fasciste (Besiji). Queste ultime sono spesso in borghese e si muovono su motociclette, con spranghe e bastoni, a terrorizzare e picchiare selvaggiamente la folla. Proprio le Besiji si stanno macchinando di crimini orrendi, ben documentati dai vari video e dalle cronache su internet: raid notturni ad “arrestare” i dimostranti, con urla di terrore che si sentono distintamente, botte violentissime, anche fino all’uccisione, a chi passa per strada, a volte anche agli Iraniani che non c’entravano nulla con la rivolta, e molto altro. (altro…)