Giro in moto

Giro in motoIeri ho approfittato per la prima volta di una serie di circostanze favorevoli, vale a dire essere a Pianoro nel fine settimana, il sole e un po’ di tempo a disposizione, per farmi il primo giro serio in moto, con partenza e arrivo nel cuore delle strade belle e tortusose.

Un giro breve, ma soprattutto il ritorno da Sasso Marconi verso Pianoro, passando da Badolo, mi è sembrato piuttosto impegnativo, anche considerando che era la prima uscita.

Accidenti però che soddisfazione!!!

Regina Margherita

settorantiSi trova in via Santo Stefano in centro a Bologna, dove prima c’era il famoso Piedigrotta.
Se ho capito bene, fa parte di una catena di ristoranti-pizzerie di proprietà di Cannavaro.

Siamo andati a mangiare lì una sera della settimana scorsa perché avevamo voglia di pizza. Dell’ampio menu a disposizione, quindi, abbiamo guardato solo una piccola parte. Le pizze indicate sul menu sono tutte semplici e la scelta è quindi ridotta.

Si tratta comunque di pizze assolutamente napoletane e non come quelle alle quali siamo abituati in Emilia: alte e con la crosta (o cornicione) generosa. Il sapore è ottimo.

L’ambiente vuole richiamare la tipica atmosfera napoletana, e ci riesce. Il personale, dall’inconfondibile accento, ha i tipici gli atteggiamenti napoletani e sono tutti gentili, ma senza troppi convenevoli.
Gli ingredienti sono saporiti e si sente il gusto della mozzarella campana. Ci si sente subito a casa, anche grazie alle palline di pasta fritta che ci hanno subito portato insieme alle bevande, e senza che fossero state chieste. Una sorpresa piacevole e gustosa.

Ero stato già lì in precedenza a mangiare altre cose invece della pizza e, anche se non ricordo esattamente cosa, ho un buon ricordo. Lo stesso posso dire del Piedigrotta che era lì prima di questa nuova pizzeria.

Se si ha voglia di una buona pizza napoletana, qui la si può certamente trovare.

Per due pizze, una birra piccola e acqua, senza nè dolce nè caffè, abbiamo speso 24 EUR.

Trattoria Lambertini a Pian di Macina

settorantiVenerdì sera, cioè ieri, per festeggiare la presa di possesso della nuova camera a Pianoro, siamo andati a mangiare da Lambertini, che si trova lì vicino, al centro di Pian di Macina.

Ora,dovrei aprire due parentesi, una sul trasloco e una sul ristorante, ma aprirò solo la secondo e magari dedicherò al trasloco qualche prossimo post.
Lambertini è uno dei ristoranti dell’era CAM, uno dei periodi più movimentati della mia vita, e, tra tutti i ristoranti che frequentavo in quel periodo, direi che è il mio preferito.
Ricordo in particolare un pranzo durato così a lungo che hanno chiuso il ristorante e ci hanno lasciato in veranda (era comunque un evento piuttosto normale in quel periodo). In quell’occasione eravamo rimasti in 4: due personaggi molto importanti, una bottiglia di Glenlivet ed io; ho ceduto quasi subito, ma gli altri due hanno finito la bottiglia intera.

Ma veniamo alla cena di ieri. (altro…)

Ca’ Bianca

settorantiSabato scorso non sono andato a mangiare da alcuna parte. Il fine settimana precedente, invece, ho sperimentato un posto molto interessante.

Tutto il tempo passato da quando ci sono andato a quando riesco a scriverne dimostra il poco tempo che ho a disposizione, ma tant’è.

Il posto in questione è una sorta di agriturismo, si chiama “Ca’ Bianca” e si trova, che fantasia, in via Ca’ Bianca 8, vicino all’uscita dell’autostrada di Sasso Marconi (mappa).

Sono stato invitato per una rimpatriata da un amico che abita appena di fianco e che, quindi, conosce bene il posto. Ha prenotato per domenica a pranzo scegliendo per noi il menù che, comunque, non credo possa poi variare molto. (altro…)

Da Vito

settorantiDomenica sera sono andato a mangiare “da Vito” (via Musolesi, 9, Bologna).
E’ un’osteria che non avrebbe bisogno di alcuna presentazione o recensione, famosa per essere il locale più amato da Guccini, Dalla, Mingardi.
Si trova in uno dei quartieri residenziali più nobili di Bologna città, nella zona tra via Libia e via Mazzini.

L’ingresso è deprimente, sembra un bar anni ’70, e il locale dove si mangia non è molto meglio, essendo una veranda chiusa arredata alla meglio. Tuttavia, si tratta dell’ambiente da osteria Bolognese, niente fumo e molto arrosto.
I camerieri sono rudi ed è meglio non contraddirli troppo. Si beve vino in caraffa, assolutamente obbligatorio; se proprio si vuole, si può anche chiedere un po’ d’acqua, ma non troppa.
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Pizzeria Al Mulino

settorantiQuesta settimana doppia mangiata fuori, ma entrambe poco impegnative.
Iniziamo da sabato sera, quando sono andato a mangiare pizza “Al Mulino, di Napodano Luisa” (via Romagnoli, 11/b, Bologna). Si trova nella stessa zona dell’Osteria Satyricon della quale ho parlato nella mia recensione precedente (una traversa di via Toscana/via Murri), ma non la so collocare precisamente perché mi hanno condotto altre persone, a piedi.

Un locale piccolo, ma molto fitto e frequentato, indice questo che la clientela apprezza.
Si mangiano pizze abbastanza alte, ma molto larghe, direi quasi enormi, e si può scegliere pizza di pasta integrale.
Eravamo in 8, abbiamo bevuto un litro di vino e varie bottiglie di acqua e mangiato una pizza a testa, per una spesa di 12,78 EUR a testa.
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Osteria Satyricon, al Mulino Parisio

settorantiSabato scorso sono andato a mangiare all’Osteria Satyricon a Bologna e volevo raccontare qui come è andata.

Prima, però, una premessa. Mediamente, vado a mangiare fuori circa una volta a settimana, soprattutto a Bologna, e cambio quasi sempre il ristorante. Prima di andare al Satyricon mi sono informato cercando qualche recensione su Internet e ne ho trovate. Allora mi sono detto: perché non iniziare a scrivere anche io le recensioni dei posti dove mangio? Se è stato utile a me, lo può essere anche per altri.
Perciò, eccoci alla prima di quella che spero diventi una lunga serie di recensioni, lo spero perché vorrebbe dire che ho mangiato molto e bene.
Nasce quindi una nuova categoria del mio blog e non poteva chiamarsi che Settoranti. (altro…)