Sanremo e politica

Roberto Vecchioni, con la sua canzone che parla di operai e scuola; i Modà con Emma, loro nuovo fenomeno commerciale e lei uscita dalla trasmissione Amici di Maria De Filippi; Al Bano, il cantante tradizionale che fa contente le famiglie.

In sintesi, diciamo pure la sinistra, la destra e il terzo polo.

Col televoto, sistema di voto molto discusso e al quale è abituato soprattutto il pubblico giovane che segue programmi come X-Factor e Amici, ha vinto Vecchioni, la sinistra. Per quel che mi riguarda, vale di più di qualsiasi sondaggio.

Gran brutto segno per Berlusconi.

Sul disagio dei giovani

Questo post de Il Post merita di essere letto. Si intitola «A Roma non ci sarò».

E’ lungo, ma merita di essere letto. E dovrebbero leggerlo soprattutto quelli che ormai giovani non sono più e non capiscono perché si sta protestando (e nei giovani, in Italia, ci facciamo stare tutti fino almeno a 35 anni, forse 40… che solo in Italia è così e già questo è tutto dire) . Spero lo leggano anche tutti i dirigenti del PD.

La riforma Gelmini è solo un pezzo del problema. Il problema è la totale mancanza di una prospettiva di futuro.

Switch-off e la TV perfetta

Mi hanno spento la televisione analogica (switch-off).
Come prevedibile ho dovuto risintonizzare e il risultato è straordinario: vedo canali che prima non vedevo (Rai Movie, MTV e molti altri) e non vedo più Mediaset! Non vedo più Rete 4, Canale 5, Italia 1, Iris, Boing; mi rimane solo La5.

Finalmente ho la televisione perfetta.

PS: sono a Ferrara; tornando a casa ieri sera, prima di fare la mia bella scoperta, sentivo per radio (Caterpillar) che la maggioranza si lamenta del contrario; come non li invidio.

Errore Ferrari ai box

Una cosa va detta, per quanto sia brutale: ci fosse stato Jean Todt ai box, la Ferrari non avrebbe mai commesso un errore di strategia del genere, consegnando il titolo in mano alla Red Bull.

Sul caso Cosentino

Riporto le parole di Gilioli:

Eccoli qui, i parlamentari italiani che applaudono se stessi per aver negato a un giudice la possibilità di utilizzare intercettazioni su un politico vicino al premier che cinque pentiti indicano come camorrista.

Mettere i bastoni tra le ruote alla giustizia incaricata di scoprire se un uomo del premier è o no un malavitoso, e poi compiacersene applaudendosi.

Ditemi se non è questa la vera, grande antipolitica in Italia.