Ancora sulle regole del ballottaggio

Riporto qui uno stralcio del commento che ho lasciato altrove sulla rete, perché me lo voglio ricordare.

Si parla, ancora, delle regole per registrarsi al ballottaggio delle primarie di centrosinistra, tra Renzi e Bersani.

Che impediscano di votare agli iscritti al PD che non si sono registrati al primo turno, anche quelli famosi come Nando dalla Chiesa, è intollerabile: http://www.nandodallachiesa.it/public/index.php?option=content&task=view&id=1913
Niente al riguardo?

Niente su chi sta effettivamente manipolando le regole?
http://www.salvatorevassallo.it/taccuino-2/756-chi-manipola-le-regole

Non una parola su quanto sta effettivamente succedendo: sta succedendo che la tanto acclamata, e tanto da voi richiesta, contendibilità, non vale più (ma c’è mai stata veramente?) perché si stirano le regole a proprio piacere.

Le regole prima erano fumose, e ora sono state manipolate a vantaggio di una sola e precisa parte. Si doveva dire: “stupidi a non aver fatto regole più chiare prima, adesso per piacere vediamo di interpretarle nel modo più corretto e ragionevole possibile”. Prima le regole dicevano che occorreva “dichiarare l’impossibilità di registrarsi” e non “giustificarla” (regolamento primarie, articolo 14.4). Poi le regole, decise dai bersaniani, hanno detto che “la giustificazione va bene anche via mail” (delibera 25), ma quando si sono accorti che arrivava una marea di richieste si sono spaventati e hanno detto “facciamo che quelle via mail le scartiamo tutte di default senza neppure rispondere” (delibera 26). Questo è allucinante.

Poi, non approvo le due scelte di Renzi: la pubblicità a pagamento sui quotidiani (ma proprio per niente) e neppure l’invito ad andare comunque ai seggi (ancora meno). Ma rimane il fatto che, tutti quelli che si sono iscritti via mail e vedranno respinte le proprie richieste, hanno sostanzialmente ragione in base alla delibera 25, e torto solo rispetto alla delibera 26, che in ogni caso è assurda ed è arrivata a corsa ormai avviata.