iPad e impossibilità di installare applicazione liberamente

Da qualche giorno, anche in seguito alla presentazione di iPhone OS 4.0, mi frulla in testa più del solito un interrogativo.

La Apple ha giustificato il fatto di voler controllare tutte le applicazioni installabili su iPhone dicendo che sul proprio cellulare la gente non vuole virus e altri programmi potenzialmente malevoli. Su iPad, però, sta facendo lo stesso: controllo assoluto di tutti i programmi installabili. Come lo giustifica? Che differenza c’è tra un iPad e un MacBook? Perché sul MacBook posso installare ciò che voglio e sull’iPad no?

Considerando anche che l’iPad promette veramente di rivoluzionare il concetto di computer portatile, temo fortemente che in un futuro prossimo sarà sempre più difficile fare ciò che vogliamo coi nostri computer; o almeno coi nostri Mac.

Qui lo dichiaro: se questa è la strada di Apple, penso sia molto peggio di quello che negli anni ’90 mi ha fatto passare da Windows a Linux. E là andrò di nuovo.

4 Risposte a “iPad e impossibilità di installare applicazione liberamente”

  1. credo che i motivi possano essere davvero molteplici, in nome di una maggiore stabilità e sicurezza per i cliente in verità lo controllano e i loro prodotti non vengono minacciati da possibili “malintenzionati” potendo così usare il tutto a loro vantaggio.

  2. Per gli stessi motivi si dovrebbe attuare lo stesso controllo sui computer normali. Io, però, se compro un computer voglio poterci installare quello che mi pare, non solo quello che vuole Apple (o altri).
    La vedo una deriva proprio pericolosa.

  3. certo, non hai torto.
    Nel caso dovessero bloccare le applicazioni, si va di crack.

  4. Controllo assoluto non è sinonimo di maggior stabilità e sicurezza.
    Basterebbe certificare i programmi, cosi’ un utente che non vuole rischiare userebbe solo programmi certificati dalla mela.

    ByeZ

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