La Repubblica titola che Berlusconi vuole mandare la polizia a sgomberare le scuole occupate.
Mi pare un’idea di una gravità inaudita. I divieti per gli studenti di manifestazioni e occupazioni sono lontanissimi nel tempo e nello spazio. In Cina c’erano i carri armati contro gli studenti, e il mondo s’indignò tanto che ancora se ne parla.
Qui, invece, si finge di dimenticare, e neanche i giornali ne parlano, che non sono solo gli studenti a protestare, ma anche maestri, professori e ricercatori vari.
A Ferrara il rettore ha fatto la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico come che niente stesse succedendo, soltanto che i professori hanno occupato il rettorato per consegnargli un doumento di protesta contro la riforma. Mandiamo la polizia?
Aggiornamento: Berlusconi, come avviene sempre più spesso, dice una cosa e poi ritratta.
Mi sembra di capire che c’è una grande voglia di pestare gli studenti e la gente.
Bene, anche chi lavora scenderà nelle piazza ad aiutare studenti, professori, insegnanti, familiari a prendere legnate se è questo che vuole questo governo fascista e liberticida.
Cercheremo di non fare i fannulloni e di rendere pane per focaccia.
Quello che meraviglia è che di fronte ad affermazioni arroganti e liberticide come quelle odierne di Berlusconi, l’opposizione,ed i sindacati stiano alla finestra. Non chiedo di fare la rivoluzione, ma che ogniuno dimostri fermezza.
Spero che il premier fosse sotto l’effetto dell’alcool.