La CEI NO, vi prego

Ha da ridire anche sulla crisi di governo.

Scrive Repubblica:

Per l’agenzia dei settimanali cattolici promossa dalla Cei serve “dare stabilità al sistema politico, attraverso prima di tutto la reciproca legittimazione dei partiti, e dunque un sistema di pesi e contrappesi che permetta una dialettica vivace e virtuosa, sulla base di un tessuto solido e condiviso di principi, scelte, identità”.

Anche in questa occasione perde una buona occasione per evitare di intralciare la politica italiana e fa un’affermazione che è estremamente politica. In pratica, prima di andare al voto vuole che si approvi un nuovo sistema elettorale che consenta di tornare alla DC (dare stabilità, legittimazione dei partiti piccoli, base di valori condivisi, etc.), il mio incubo peggiore.

Forse penso male, ma, come si dice, a pensare male non si sbaglia mai. Quel che è certo è che la parola “partito” non dovrebbe comparire in un comunicato di un organo della CEI nel quale si prende una posizione precisa.

2 Risposte a “La CEI NO, vi prego”

  1. “…sulla base di un tessuto solido e condiviso di principi, scelte, identità.” Si è dimenticato di dire “cioè i nostri.”

  2. non è che si dice “a pensare male…..si fa peccato ma ci si prende il più delle volte”: era Andreotti che lo diceva!.
    A proposito di ingerenze nella vita politica, leggi qualcosa sull’Istituto di Opere Religiose, meglio noto come IOR. Vedrai poi.

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