Sui presunti attentati di Londra

Craig Murray, il cui sito non è raggiungibile mentre sto scrivendo questo post, era ambasciatore in Uzbekistan, paese alleatissimo, prima di lasciarsi scappare che il regime bollisse gli oppositori.
Egli scrive un post spiegando la sua verità sul recente allarme negli aeroporti di Londra nel quale si racconta che gli arrestati non avevano ancora nè il passaporto, nè i biglietti, nè avevano fatto le bombe, nè avevano l’esplosivo che si dice volessero utilizzare per questo attacco e che, tra l’altro, pare sia impossibile da fare senza rimetterci la pelle (via Massimo Morelli).

La traduzione in Italiano è su mirumir.Craig Murrayterrorismolondra

Una risposta a “Sui presunti attentati di Londra”

  1. è per me stessa un ricordare, l’ho scritto un mese fa, quando ero il sardegna nella casa con la terrazza e la musica spagnola di sottofondo.
    ora sono a milano col caldo che entra dalla finestra aperta, con altro per la testa, e mi stupisco di come cambiamo velocemente le cose. e mi rassereno di come sia piacevole lasciare i cassetti socchiusi e guardaci dentro.
    un bacio, bello rileggerti 😉

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