Disinformazione RAI

Forse ha ragione Sartori quando scrive che la RAI è ancora occupata dalle truppe del centro destra.

Ieri sera ho guardato il TG1 e ho fatto fatica a non cambiare canale in almeno due occasione.
La prima, grave, è stata il servizio riguardo al referendum sulla Costituzione; dopo una prima parte in cui sono state riportate le diverse ragioni, le opinioni dei vari esponenti politici, poche parole di ciascuno commentate ed integrate dalla giornalista, hanno lasciato la parola a Fini. Un minuto in cui hanno trasmesso semplicemente le sue parole a favore del Sì, inquadratura curata, nessun commento, nessun contraddittorio dopo il suo intervento che ha concluso il servizio. Pazzesco.

Poco dopo, per chiudere in bellezza con una cosa più divertente e meno importante, ma che mostra altrettanto bene la cura dell’informazione di cotali giornalisti, c’è stato un servizio su Calipari; in esso, si è detto che solo grazie all’abile opera degli agenti italiani è stato possibile svelare gli omissis del rapporto degli USA e, quindi, procedere nell’inchiesta nonostante la mancata collaborazione degli alleati americani. La cosa ancora più divertente è che giusto in questi giorni si discute in rete su chi sia stato veramente a svelare gli omissis (Macchianera o uno studente greco) e, soprattutto, quale importanza possa mai avere questa discussione una volta che si sia dimostrata la potenza di internet. Contemporaneamente, al TG1 ritengono importante dire diversamente, pur di mettere in buona luce in nostri agenti ed evitare di mettere in cattiva luce i giornalisti tradizionali che non sono stati capaci di fare altrettanto.

Aggiungo anche un’osservazione. Mi chiedo come sia mai possibile che continuiamo a considerare alleato uno stato che uccide un importante membro dei nostri servizi segreti e poi si rifiuta di collaborare alle indagini, come sia mai possibile che continuiamo a sacrificare la vita dei nostri soldati per una guerra che è loro e non nostra.

5 Risposte a “Disinformazione RAI”

  1. È sufficiente la visione di quella parlamentarista filo-CdL che si pone sempre di tre quarti (Ida Peritore?) per pensare male del TG1. E sì, la chiusura di quel servizio con lo spot di Fini è stata da brividi. Considera però che a breve il controllo sarà speculare, e l’ultima parola l’avrà Giordano di RC, e la disinformazione sarà perpetua (in pieno spirito RAI).

  2. Il petrolio è molto più importante delle vite umane.
    Putroppo viviamo in un paese che la pensa così.
    O meglio, i politici la pensano così, e purtroppo la nostra sinistra non ha gli attibuti.

  3. Non preoccuparti a rimettere le cose a posto in Rai ci pensa Vittorio Manuele; ti piazza lì due-tre puttanoni e vedrai che non ti viene più la tentazione di cambiare canale

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