Ospitalità Minardi

musetto minardi

La visita alla scuderia di Faenza è stata molto interessante. Purtroppo, il cambio di proprietario e di nome ha modificato il clima rispetto agli anni precedenti e non abbiamo potuto scattare alcuna fotografia alle macchine nuove.
In compenso, con la vecchia, o meglio con quel che ne rimaneva, abbiamo potuto rifarci.

Il Toro Rosso, invece, ci ha permesso di portare a casa qualche lattina di Red Bull, molto utile già il giorno seguente quando ho dovuto partire da casa alle 6 del mattino per andare, ancora una volta, a Cattolica. Comincia a diventare decisamente snervante.

5 Risposte a “Ospitalità Minardi”

  1. Dieci anni fa, io e tre miei amici suonammo direttamente al capannone/sede della Forti Corse, alla periferia di AL. Ci accolse un addetto stampa che ci fece fare il giro dell’intera (piccola) struttura, avvicinare alle monoposto in fase di regolazione, etc etc. Alla fine venne a salutarci persino il patron Guido Forti, la cui società intanto falliva nel disinteresse totale. Non era la Ferrari, ma si respirava odore di Formula 1 🙂

  2. beh, non ci hanno fatto fare le foto, ma le macchine le hanno fatte vedere eccome. Purtroppo c’era solo la tcar (test car), ma la stavano montando e sistemando e l’abbiamo guardata per bene, assieme a tutto il resto della scuderia. In particolare, la lavorazione del composito è fenomenale, non avevo mai visto come si fa…

  3. Ciao, per caso sai il nome del responsabile della selezione personale della toro rosso, o comunque dove trovarlo?
    Hanno una mail generica, ma quella non fa testo, bisognerebbe trovare il nome del responsabile così da inviare il cv direttamente al suo indirizzo di posta elettronica, come si fa per tutte le aziende di questo ramo…
    Grazie e ciao,
    Luca

  4. Mi spiace, ma non ne ho idea, anche perché la struttura è cambiata parecchio negli ultimissimi anni

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