Sistema elettorale

scheda elettorale 2006

Ieri sera ho partecipato ad un interessantissimo incontro sul nuovo sistema elettorale. Un professore di diritto costituzionale ci ha spiegato le caratteristiche del nuovo sistema, dopo aver fatto una panoramica sui diversi sistemi elettorali nel mondo, cosa comportano, e sulla storia del sistema elettorale italiano.

Ammetto che fino a ieri avevo ampiamente sottovalutato il problema.

Oggi, mi è chiaro fino in fondo quanto questo potrà avere effetti negativi, quanto la legge sia stata fatta dalla maggioranza con chiari intenti politici di parte, come vi siano meccanismi perversi messi appositamente per favorire l’uno o l’altro (ma soprattutto l’uno) partito. Non è facile capire i meccanismi che portano all’assegnazione dei seggi, fino a ieri avevo rinunciato a provarci.

Lo dico adesso, in tempi non sospetti. Se avremo un governo instabile, sarà colpa del sistema elettorale, che garantisce ad una qualunque forza politica in grado di avere 25 deputati (ma probabilmente ne basteranno meno, visti i seggi per le circoscrizioni estere e per la Val d’Aosta attribuiti in modo diverso) un potere di ricatto sull’esecutivo spaventoso. Bastano 25 deputati per un bel ribaltone. Chiunque affermi che la nuova legge serve a scongiurare il rischio di ribaltoni, mente sapendo di mentire.

Penso al confronto televisivo in cui Berlusconi prevedeva che Prodi non sarebbe stato capace di tenere insieme i suoi alleati. Dico che se accadrà (speriamo di no) non sara (solo) colpa di Prodi.

Tremo al pensiero di un pareggio e a quello che ne potrebbe conseguire: il ripristino del partitone di Centro, immobile per altri cinquanta anni. L’alternanza è indispensabile in una democrazia.

7 Risposte a “Sistema elettorale”

  1. Hai qualche PDF o dispensa dell’incontro?
    Un paio di settimane fa, un prof di scienze politiche appassionato di sistemi elettorali ha tenuto un seminario simile a quello cui hai assistito tu ieri sera, e ha raggiunto conclusioni opposte (sì, ok, noi fisici e matematici gli abbiamo contestato le premesse generali, ma poco importa).
    http://www.mfn.unipmn.it/~fragnell/dispense/si060322.pdf
    Su, ché fra tre giorni è tutto finito 🙂

  2. ho letto quel pdf. Rispetto all’esposizione cui ho assistito io, e rispetto a quello che penso io, non tornano le seguenti cose.

    Il prof. Veronesi ha specificato, spiegato e argomentato compiutamente che non esiste una scala per giudicare la bontà di un sistema elettorale in senso assoluto, ma dipende dal contesto storico (durante il tempo) e geografico (nello stesso tempo, luoghi diversi). Su questo non ho dubbi.

    Pertanto, l’ipotesi che fa il tuo prof. di poter stabilire ranghi sulla base delle opinioni di esperti, validi in tutto il mondo, è criticabilissima.

    Le conclusioni cui si arriva sono simili, e non potrebbe essere altrimenti: il proporzionale da più rappresentatività (PRO), ma porta a polverizzazione e rischio di instabilità.

    Se nel mondo c’è quasi ovunque un forte bipolarismo, è evidente che per QUEI paesi (la maggioranza) il sistema migliore è uno che possa equilibrare la situazione, garantendo una maggiore rappresentatività. Questo è il risultato che si può trarre: per la maggioranza dei paesi varrebbe la pena, in questo momento storico, valutare un sistema proporzionale.

    Peccato che in Italia siamo già frammentati, siamo già super rappresentati. Il maggioritario stava spostando l’equilibrio verso il bipolarismo, ma ci siamo ancora LONTANISSIMI.

    In sostanza, se posso concordare che il sistema migliore potrebbe essere un proporzionale che garantisca la governabilità, dico anche che in Italia questo sistema elettorale è ben lontano da farlo ed in più tende a distruggere in un colpo tutti i passi che sono stati fatti verso il bipolarismo.

    Se i PRO e i CONTRO dei sistemi sono condivisi da entrambi gli studiosi, il peso da dare a questi PRO e CONTRO non è condiviso affatto e va contestualizzato nel paese.

    Fra tre giorni sarà solo l’inizio, esattamente com’era prima della precedente riforma elettorale. A causa del proporzionale, voglio poi vedere cosa capiterà in caso di sostanziale pareggio.

    Aggiungo un inciso. Il premio di maggioranza (provato in Francia con risultati scandalosi) si assegna alla coalizione che ottiene la maggioranza relativa. Che succede se si presentano tre coalizioni, e prendono tutte tra il 30 ed il 35%? Succede che una coalizione senza la maggioranza assoluta si trova con 340 seggi. Come può una legge basarsi sull’assunto che da qui al futuro ci saranno sempre e comunque solo due coalizioni? E’ un mostro di legge. Persino uno di quelli che l’hanno voluta (Calderoli) l’ha definita una porcata.

  3. Avevamo, appunto, criticato l’idea di far scegliere ad un panel di esperti: criterio poco scientifico, inficiato da possibili pregiudizi personali o storico-geografici.
    Condivido tutto-tutto. In particolare, il premio di maggioranza rafforza l’ipotesi della creazione di un “grande centro” pigliatutto, da Rutelli ai cattolici di Forza Italia (ho i brividi); oltre ad essere antitetico al principio di rappresentatività per cui si adotta il proporzionale.
    In caso di pareggio (Camera a noi, Senato a loro) temo Mastella; ma non accadrà, sono ottimista 😛

  4. […] Mercoled? 22 marzo, ore 11.15, Aula 302 della Facolt? di Scienze MFN La riforma elettorale italiana e il problema della scelta del sistema elettorale migliore.   (paper esplicativo) (lucidi del seminario)   [tutti i fisici presenti ne hanno subito stroncato le premesse, ndMassi] Update 07.04.2006. Sullo stesso argomento, il post di Settolo. […]

  5. Mi associo a molti interventi, ma in quanto amante di sistemi elettorali, posso dire cosa preferirei.
    La legge elettorale precedente credo che come impianto andasse bene. L’avrei modificata così:
    – abolizione dello scorporo che tanto era un giochetto aggirarlo (liste civetta)
    – inserimento dell’elezione a due turni nel maggioritario. Come per i sindaci occorre sempre la maggioranza assoluta, mentre con il vecchio mattarellum bastava la maggioranza relativa. (insomma rifarsi al modello francese)

    Con un po’ di coraggio si poteva poi evitare del tutto la quota proporzionale, ma quello sospetto non sarebbe stato mai approvato.

  6. purtroppo pure io so bene il nuovo sistema elettorale sono andato alla spiegazione di Fusaro prof di diritto a firenze e di D’alimonte Sole24ore.
    Mi è venuta una rabbia mista a inquietudine.. speriamo bene :|!

  7. […] Tutte le più fosche previsioni si sono avverate. Per la verità poteva andare anche peggio, ma certamente mi aspettavo qualcosa di molto meglio. Sostanziale pareggio, il sistema elettorale si è dimostrato fallimentare, come già si sapeva da tempo e come avevo denunciato pochi giorni fa; questo prova ancor più, se mai ce ne fosse bisogno, che sia stato pensato dalla ex maggioranza per mescolare le carte e garantirsi una possibilità di vittoria o, peggio ancora, consegnare al CentroSinistra un paese ingovernabile. Si parla già si parla di Grande Coalizione, il mio incubo peggiore. […]

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