Strana giornata

Scooter F10 MalagutiIeri è stata una giornata incredibilmente segnata da alti e bassi. Partita male, continuata nel migliore del modi, finita come peggio non poteva essere.

Mi sveglio con la consapevolezza di aver dormito malissimo, in uno stato di dormiveglia con sogni semilucidi. Questo sarebbe niente, se non fosse che i sogni erano terribilmente angoscianti.
Mi sveglio e cerco di riportare alla memoria il motivo di tanta angoscia, chiaro fino ad un secondo prima del suono della sveglia, e non ci riesco. Tutto il tragitto in treno fino all’arrivo alla stazione di Bologna l’ho passato così, cercando di ricordare senza riuscirvi.

Arrivo in stazione e non trovo più la mia bicicletta, rubata. Devo prendere l’autobus e arrivare all’Università in ritardo, proprio oggi che ho il concorso. Non riesco a vedere il mio responsabile che è già andato a lezione e, a questo punto, inizio a temere che, visto le premesse, al concorso sarò contro altre 5 o 6 persone più preparate di me.

Da qui, tutto migliora. Al concorso c’ero solo io e, pare, ho anche fatto bella figura. Questo almeno mi ha detto il mio Professore che ha parlato con la commissione (anche lui ne faceva parte, ma era a fare lezione…).

Poi tutta una serie di caffè da offrire, spremute, pranzi. L’amministrazione che in un giorno prepara il contratto e dispone un pagamento che stavo aspettando da almeno un mese.

Un crescendo fino al momento dell’aperitivo, passato con una piacevole compagnia come non accadeva da tempo. Forse dovrei chiamarlo momento della cena, visto i piatti che ci hanno servito al tavolo insieme al mio Americano.

Torno a casa, vado in centro a bere una birra in compagnia per adempiere ai miei doveri istituzionali, inforco il mio motorino. Ricomincia l’inferno.
Bagnato per terra, pioggerellina leggera, una macchina sbuca da una via laterale, non mi vede e non mi da la precedenza. Suono, freno, scivolo, sbatto, cado, striscio sull’asfalto col motorino su una coscia, travolgo una bicicletta (che veniva contro senso dalla direzione opposta).
Miracolosamente, sono quasi illeso, ma la botta sulla gamba non è indifferente. Pensavo fosse solo sulla coscia.

Oggi mi sveglio con un gran male alla gamba e al ginocchio che, per fortuna, non è gonfio. Non capisco se è solo la botta o potrebbe esserci qualche distorsione o microfrattura nelle piccole ossa che lo compongono, valuterò se andarmi a far vedere o no.
Il motorino ha la fiancata sverniciata, lo specchietto e la freccia rotti, il manubrio disallineato rispetto alla ruota e un po’ di altre parti traballine; poca cosa tutto sommato.

Quello che mi preoccupa di più, un po’ mi vergogno a dirlo, è il giaccone. Lo presi l’anno scorso insieme al vestito della laurea nel negozio migliore (nel senso di più costoso) di Ferrara, convincendo mia madre, non so come, ad un acquisto folle: qualcosa come 400 EUR col 50% di sconto.
Questa notte sembrava che fosse miracolosamente illeso, ma era bagnato. Oggi, guardandolo asciutto, si notano due minuscole abrasioni in corrispondenza di gomito e fianco. Soldi ben spesi, visto che un altro giaccone sarebbe finito in pezzi, come qualche precedente esperienza insegna, ma è comunque rovinato.
Potrei farmelo rimborsare, ma corro il rischio che, per una spesa così, ci finisca in mezzo l’assicurazione, cosa che preferirei decisamente evitare dato il rischio che finisca con un concorso di colpa.

Tra l’altro, sono ancora in malattia dopo il tamponamento di tre mesi fa e relativo colpo di frusta. Sono proprio fortunato.

anna è a Milano scrive:
secondo me il tuo giubbotto va benissimo così
anna è a Milano scrive:
ha una memoria in più
anna è a Milano scrive:
…Di quando cadesti e rimanesti a casa e trovasti
anna è a Milano scrive:
quella ragazza che ti fece da infermiera…

5 Risposte a “Strana giornata”

  1. Sei proprio un venduto alla società capitalista, una volta uno come te avrebbe girato con un eskimo da 45 euri scarsi comprato al mercatino rionale.

    Non parlarmi di coerenza.

    Cheers

    Enri

  2. Sono appena uscito dallo studio del mio fisiatra che conferma che non ho niente. Ho solo il male della botta.

  3. comunque, carissimo enrico, dovresti ricordare che da sempre sui vestiti sono stato dell’idea “pochi ma sofferti” e che l’eskimo non l’ho mai comprato 😛

I commenti sono chiusi.