L’Europa ha deciso di limitare le libertà individuali in nome della sicurezza, o forse sarebbe meglio dire “grazie al sapiente uso della paura indotta dal terrorismo”.
Limitare i diritti siano in nome della sicurezza è criticabile, ma può essere comprensibile a al più anche accettabile, se considerato come qualcosa di straordinario, limitato nel tempo, per far fronte ad una situazione particolare che prima o poi finirà.
In pratica, tutto il traffico telefonico e su internet sarà intercettato ed archiviato, ad eccezione dei contenuti (mittente, destinatario, data e ora, tipologia di comunicazione, ecc.)
Ciò che proprio non si può accettare è usare tali dati per scopi diversi dalla sicurezza, usare un argomento importante come la sicurezza per giustificare una tale normativa e poi accettare che i dati raccolti siano usati per qualsiasi tipo di scopo, in particolare per multare lo studente che scarica l’MP3.
Terrorismo e pirateria sullo stesso piano con la polizia che ha in mano gli stessi strumenti (invasivi, temibili, tipici delle dittature e non degli stati democratici) per combatterli. Assurdamente pericoloso.
via PIterrorismop2pprivacyeuropadata retention
No mi laureo in Lingue Straniere a Palermo.
🙂