Eima

Oggi sono stato in visita alla fiera delle macchine agricole, l’EIMA.
L’obiettivo era vedere un po’ di ingegneria meccanica interessante e, perché no, lasciare in giro qualche Curriculum.
In realtà ho scoperto che, a parte qualche bellissimo e imponente trattore e le relative sospensioni indipendenti, poco altro ha attirato la mia attenzione.
Inoltre, a differenza delle fiere del packaging cui sono abituato, non succede che soffermandosi più di 10 secondi di fronte a qualcosa si viene assaliti dagli addetti dello stand. Era più difficile del solito attaccare bottone, forse perché il settore è meno in crisi e non c’è tutta questa corsa al (potenziale) cliente.

In compenso, sono passato a pochi centimetri dal caro vecchio ristorante Vertice (che poi è una sorta di mensa self-service), compagno di mille piacevoli pause pranzo. Soltanto che questa volta ero dall’altra parte, dentro la fiera.

Ma che succede se vado al ristorante dall’ingresso normale e ne esco da quello che comunica con la fiera? Non ho verificato se c’è il controllo dei biglietti tra fiera e ristorante, perché non ho oltrepassato il limite, ma mi sembrava di no.