L’utilità di un Pocket PC: Monkey Island

Monkey Island

E’ da ieri che ho scoperto l’unica cosa VERAMENTE utile di un palmare, quella scoperta che ti fa dire non potrò mai più farne a meno.
Poter giocare ai giochi più belli, avvincenti, strepitosi, della storia dei videogame. E farlo mentre si è in treno verso il lavoro, per strada, in pausa pranzo.
A cosa servono questi processori super veloci, quando basta un misero Pocket PC?

(Ri)giocare a Monkey Island per strada è un’esperienza favolosa, la consiglio. La qualità di gioco e grafica, poi, è incredibile. E dopo mi aspettano i vari Monkey Island 2, Maniac Mansion, The Day of the Tentacle, Loom, Indiana Jones 3 e 4, Zak McKracken, etc.

Piuttosto, qualcuno ricorda come si fa ad uscire dalla capanna dei Cannibali, quando ti fanno prigioniero per aver rubato le banane? O è bene evitare di farsi imprigionare?

Update: ho finito il gioco! Nella capanna c’erano, ben nascoste, due assi staccate che potevano essere spostate.

3 Risposte a “L’utilità di un Pocket PC: Monkey Island”

  1. HUMMM ma che bello!!! tornerò… mi sembra che questa veste sia strepitosa, curiosa, meravigliosa.. intanto ti lascio un comunicato…

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  2. wow, monkey island quanti ricordi. Guybrush Threepwood (ho scritto giusto 🙂 ?). Non ricordo però come fare ad uscire dalla capanna dei cannibali.
    C’ho fatto pure un campo eg su MI, fantastico.
    Saluti

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