Sabato sera mi sono ritrovato a Ravenna, ero andato là a sentire un’amica che canta in un coro.
Ero così contento di ritrovarmi nella capitale del divertimento, in piena riviera.
Verso le dieci e mezza finisce il concerto e ci mettiamo in cerca di un posto qualsiasi, dove fare due chiacchere e mangiarci una piadina. Pensiamo, ingenui, che la piadina a Ravenna la facciano un po’ ovunque.
Morale della favola: a mezzanotte come Cenerentola, sconfortati e derelitti, ci rimettiamo in macchina, senza essere riusciti a mettere nulla sotto i denti.
Zone di Ravenna esplorate: il centro a piedi, chilometri e chilometri in macchina, un po’ di posti intorno, e molto altro.
Numero di locali aperti in giro per Ravenna: 1.
Numero di ragazzi incrociati cui poter chiedere: 3, di cui solo 2 di Ravenna, di cui ben 2 ci hanno detto “Ma proprio a Ravenna venite al Sabato sera? A Bologna dovete andare!” senza sapere che proprio da Bologna noi venivamo.
Ora però, andrò ad accendere un cero per Santa Rustichella da Autogrill, protettrice degli affamati disperati nella notte.
E a mettere una croce rossa enorme sopra Ravenna: non mi vede più.