Cronaca di una mattinata di follia

Immagino tutta Italia sappia che a Bologna c’è stato un incidente in cui era coinvolta un’autocisterna piena di GPL.

Questo è successo ieri, giusto mentre io uscivo dal laboratorio e tornavo verso casa. Sono entrato in tangenziale all’uscita “Lame” e l’autostrada era completamente bloccata: tutti fermi fuori dalle auto. La tangenziale invece era praticamente vuota perchè, l’ho scoperto poi, la stavano chiudendo proprio intorno all’uscita da cui sono entrato. In pratica, ho rischiato di brutto passando accanto all’incidente.

Oggi, riunione a Bologna col Professore e i dirigenti dell’azienda. Appuntamento alle 9.30, parto da casa alle 7.30 quando normalmente mi servono 45 minuti.

Prima sfiga: vado per prendere l’autostrada che il tg aveva detto essere aperta, e scopro che invece è chiusa da Ferrara.

Seconda sfiga: la coda sulla strada normale parte da casa mia e 40 km praticamente fermi mi sembrano un po’ troppi. Decido allora di prendere il treno.

Terza sfiga: ho con me i pezzi della mia tesi da mostrare, per un peso totale di svariati chili. Decido di portarne solo due, li metto nella borsa del portatile e, nonostante fossero solo due, arrivo con la spalla staccata dal resto del corpo.

Quarta sfiga: il treno è in ritardo. Ma almeno riesco a prenderlo, che fortuna.

Quinta sfiga: il treno è stracolmo e, manco a dirlo, viaggio in piedi.

Sesta sfiga: non c’è verso di veder arrivare l’autobus. Aspetto 10 minuti poi saliamo e, tutti schiacciati come sardine, aspettiamo “pazienti” altri 10 minuti che quell’autista del ca**o si decida a partire.

Settima sfiga: arrivo all’Università, ma i dirigenti dell’azienda sono bloccati peggio di me. La faccenda si fa lunga, mentre io dovevo tornare a Ferrara di corsa per la laurea di un’amica.

Botta di culo (anche se dipende dai punti di vista): esco dall’Università e, ovviamente, l’autobus non passa; io ho solo 20 minuti per prendere il treno. Corro, letteralmente, fino a piazza Malpighi (10 minuti di corsa) e, finalmente, vedo la navetta per la stazione che sta arrivando con un tempismo perfetto. Sono riuscito a prendere il treno.

Ottava sfiga: nel momento in cui scendo dal treno, telefono e scopro che c’è appena stata la proclamazione e stanno leggendo il cartellone. Quando si dice il tempismo.

Almeno il buffet non me lo sono perso.

2 Risposte a “Cronaca di una mattinata di follia”

  1. a chi lo dici! stamattina dalle otto alle nove e dieci in autobus.. per andare a una lezione che ho perso

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