Morale, filosofia e Guerra in Iraq

Post complicato tratto dal mio Moleskine, quindi non leggetelo.

Supponiamo che esista una morale universale, valida in ogni posto, in ogni tempo, per tutti.

Cerchiamo di trovarla.

Kant afferma che la nostra coscienza risponde a due tipi di ordini (che lui chiama “Imperativi”). I primi sono quelli nella forma “se … devi …”: se vuoi andare bene a scuola devi studiare, se vuoi andare bene a scuola devi saper copiare, se vuoi vincere le elezioni devi spendere un sacco di soldi in cartelloni pubblicitari…

Dagli esempi fatti è già evidente come questi “imperativi ipotetici” non possano formare una morale universale.

Il secondo tipo è quello nella forma “devi …” e solo da questo può discendere una legge universale. Deve quindi esistere un unico imperativo in questa forma, detto “Imperativo Assoluto”, che diventa l’unica leggitima legge morale. Ma allora “devi …” che cosa?

Qui sta la geniale intuizione. “Kant risponde che esso, in quanto incondizionato, consiste nell’elevare a legge l’esistenza della legge” (Abbagnano-Fornero), legge intesa come universalità. Quindi la legge morale universale è pensare che esista una legge morale universale valida per tutti, e che il mondo sarebbe migliore se tutti la rispettassero. Non è geniale?

Le conseguenze sono ancora migliori. Questa la prima formulazione che Kant dà della legge:

“Agisci in modo che la massima (nel senso di regola cui tendere) della tua volontà possa sempre valere nello stesso tempo come principio di una legislazione universale”

In pratica: considera giusta una cosa soltanto se, in coscienza, ritieni che il mondo sarebbe migliore, o più vivibile, se tutti facessero la stessa cosa. Conclusione simile al Cristianesimo, ma per via puramente logica.

Quale terrorista potrebbe seriamente desiderare che tutti gli altri sulla terra si imbottissero di esplosivo e andassero a farsi esplodere sotto casa sua?

Quale Presidente degli Stai Uniti potrebbe desiderare di essere invaso da tutti gli altri Stati del mondo, per distruggere l’arsenale nucleare ed esportare una democrazia migliore?

Diciamocelo, sarebbe la soluzione a tutti i mali, se tutti accettassero l’evidenza dell’Imperatico Categorico.

Perchè invece l’uomo lo rifiuta? Perchè l’uomo, prima che cattivo, è stupido (secondo Socrate e Cristo) e, aggiungo io, ignorante.

Non penso sia un caso il tentativo ripetuto e sistematico di distruggere la nostra cultura sommergendola di tecnicismo esasperato, attuato con successive riforme scolastiche volute sia dalla Sinistra che dalla Destra. Un popolo ignorante lo si governa molto meglio, basta qualche pubblicità in più.

E io, in quanto possibile futuro Ingegnere, ci sono dentro fino al collo.

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