Sono soddisfatto di …

Sono soddisfatto di come sono andate le cose. I ragazzi
si sono certamente divertiti e abbiamo tutti trascorso
tre giorni intensi e ricchi, in un’atmosfera
piacevole e distesa. Inoltre ho smesso di pensare a feed
e amenità varie 🙂
Ho accumulato però una quantità di stanchezza incredibile.
La prima notte, se avessi avuto un fucile, avrei bandito
ogni ideale e mi sarei volentieri trasformato in cacciatore.
C’era un maledettissimo uccello giusto dietro
la nostra tenda che da mezzanotte all’alba
non ha mai smesso di cantare per un solo secondo, alternandosi
in un coro a due voci con uno un po’ più lontanto. Come faccio
a sapere che non ha mai smesso? Perchè non mi ha fatto chiudere
occhio! Almeno fino a quando, disperato, mi sono rifugiato
nel pulmino. Il cinguettare era meno invadente da dietro i vetri,
ma vi garantisco che dormire rattrappiti sui sedili non è
affatto comodo.
La seconda notte, nonostante circolassero voci di un possibile
incontro dei ragazzi in spiaggia, cosa preoccupante visto
che quel tratto di spiaggia è frequentato di notte da
tossici, dopo svariati controlli non ho più retto e, tappi nelle
orecchie, ho finalmento dormito profondamente. Tenevo il cellulare
con la vibrazione in mano
, perchè aspettavo notizie da Lei che
aveva appena ballato per i campionati italiani di Hip-Hop, ma
quando ha vibrato verso le 5.30, io avevo ceduto e lasciato cadere il
telefono. Peccato.
Uniamo a ciò che molti degli altri adulti/accompagnatori
del mio gruppo erano assenti (giustificati, accidenti a loro)
e che quindi molto peso era caricato sulle mie spalle, ed il
quadro è completo.
Questi sono i ricordi più pesanti, quelli che ho più bisogno
di sfogare, ma non sono certo gli unici.
I rapporti con i responsabili degli altri gruppi con
i quali abbiamo organizzato questo evento, il rapporto coi miei
ragazzi, i rapporti tra i miei ragazzi e gli altri,
anche nei rari momenti negativi, sono
la cosa più importante che porto a casa.
I loro sorrisi, anche accompagnati
a sguardi stravolti dalla fatica,
la soddisfazione perchè le cose sono andate bene, per
come abbiamo affrontato gli imprevisti (il pulmino con
tutto il materiale e le tende è rimasto in panne durante
il viaggio di andata), per il clima gioioso e
fraterno, sono alcune delle altre.
Ora mi rituffo nella mia vita di tutti i giorni, ma
un po’ più leggero, talmente leggero che appena
finito questo post mi tolgo la steccatura che ho
al dito e che mi limita ormai da un paio di settimane.
E meno male che Splinder accompagna (forse) questa leggerezza
con il lancio dei suoi nuovi servizi.

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